22 Apr 2024 17:25 - Cronaca
«Infermiera aggredita? Non è un caso isolato, preoccupazioni anche a Cesena e Ravenna»
Cisl chiede maggiore sicurezza, anche attraverso un servizio più intenso di guardia e controllo
di Redazione
«I fatti recenti dell’infermiera aggredita – alla quale rivolgiamo la nostra solidarietà – presso l’ospedale di Cervia, non è purtroppo un caso isolato – fanno sapere dal Sindacato – Per quanto ne sappiamo, presso il Cau di Cervia, specie durante le ore notturne, occorrerebbe un maggiore presidio di vigilanza sia internamente che esternamente all’ospedale», scrive Cisl.
«È necessario – continua – anche mettere in sicurezza le zone poco illuminate e installare telecamere di sicurezza nei parcheggi dei dipendenti oltre che potenziare gli strumenti già presenti, a tal proposito riceviamo segnalazioni proprio su questo tema di forti preoccupazioni anche dall’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna».
«Anche a Cesena nella sede AUSL in Corso Cavour – afferma Maria Antonietta Pedrelli Segretaria della CISL FP Romagna – sono purtroppo sempre più frequenti i casi in cui sono intervenute anche le forze dell’ordine, per colpa di persone poco raccomandabili, che aggrediscono verbalmente il personale e gli utenti presenti in struttura».
«Di pochi giorni fa il caso di un episodio, che ha reso necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine, in cui sono stati verbalmente aggrediti il personale presente presso il presidio di via Cavour. La persona che si è resa protagonista di questa aggressione si è poi allontanato per tornare nuovamente e visibilmente ferito ad una gamba e chiedendo con violenza di essere medicato da qualcuno».
Il personale presente gli ha consigliato, viste la ferita, di rivolgersi al pronto soccorso offrendogli di chiamare l’ambulanza, ma il soggetto si è opposto inveendo ancora più forte contro le persone che hanno dovuto chiamare le forze dell’ ordine.
«Da quello che sappiamo – sottolinea Pedrelli – il presidio di Corso Cavour non è purtroppo nuovo a frequentazioni pericolose, accedendo da una delle due entrate libere a disposizione degli utenti, un terzo accesso è stata di recente chiuso ed è accessibile solo dal personale dipendente, spesso utilizzano in maniera impropria e vandalizzando il bagno pubblico presente all’interno del piano terra in struttura creando disagi anche all’utenza presente».
«Come CISL FP chiediamo maggiore sicurezza – ribadiscono – per salvaguardare l’operato dei dipendenti e degli utenti, che devono potersi sentire al sicuro sul loro posto di lavoro o in attesa di poter accedere ai servizi sanitari e ammnistrativi. Rinnoviamo in tal senso la richiesta all’AUSL di offrire una maggiore sicurezza attraverso la valutazione di un servizio di guardia e controllo, al momento risulta installata una solo telecamera esterna nel secondo ingresso verso lato stazione, ma fino ad oggi purtroppo una vera soluzione non è stata ancora prevista. Confidiamo che a breve l’ Ausl intervenga per risolvere la situazione».