Incontro sui lavori al ponte sul fiume Montone. Una navetta per limitare i disagi

Davanti a oltre 100 cittadini, si è fatto il punto. I lavori principali di adeguamento partiranno a novembre. Non si potrà fare un ponte provvisorio, è antieconomico.

Oltre un centinaio di cittadini hanno partecipato nella serata di giovedì 7 settembre, all’incontro al Museo della Vita Contadina di San Pancrazio per fare il punto sui previsti lavori al ponte sul fiume Montone, posto al confine tra la frazione russiana di San Pancrazio e la frazione ravennate di Ragone. Sono intervenuti Valentina Palli Sindaca di Russi, Federica Del Conte Assessora Lavori Pubblici e Urbanistica Comune di Ravenna, Paolo Nobile dirigente settore Viabilità Provincia di Ravenna e Chiara Bentini ingegnere della Provincia di Ravenna.

Al momento sono in corso i lavori preliminari necessari a consentire l’avvio del cantiere principale. Nella prima metà di agosto, infatti, sono state avviate le opere provvisionali di bypass dei sottoservizi di Telecom e Lepida, che verranno completate entro fine settembre. In ottobre, poi, è previsto lo spostamento di tali sottoservizi nelle opere provvisionali.

Da fine 2023 al via i lavori più importanti. Una navetta per limitare i disagi

I lavori principali di adeguamento del ponte partiranno invece a novembre 2023 e si concluderanno nella primavera 2024. Durante questi lavori il ponte sarà chiuso alla circolazione. Il Comune di Ravenna, per limitare i disagi per la cittadinanza, predisporrà una navetta le cui modalità di funzionamento saranno definite nelle prossime settimane. I percorsi alternativi saranno evidenziati da apposita segnaletica.

A chi chiedeva la realizzazione di un ponte provvisorio, in attesa dell’ultimazione dei lavori, i tecnici della Provincia di Ravenna hanno spiegato che realizzare un’opera di questo tipo richiederebbe le stesse procedure e costi analoghi a quelli del rifacimento del ponte esistente, una soluzione dunque antieconomica e non risolutiva.

Intanto alcune attività commerciali della zona si stanno organizzando in autonomia dal punto di vista logistico, con punti di consegna ad hoc, per andare incontro alle esigenze dei clienti che risiedono nelle frazioni coinvolte.

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