Inaugurata la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo dai servizi psicologici a quelli educativi

Il Centro lavorerà su più livelli di intervento: dai servizi specialistici in ambito di psicologia dell’emergenza, psicoterapia, pedagogia e formazione alla organizzazione di servizi educativi extra-scolastici

Dopo la fine della fase più acuta dell’emergenza dell’alluvione si è conclusa. La maggior parte delle strutture, case, centri colpiti dall’alluvione sono, ad oggi, riqualificati e hanno così ripreso le loro routine. Rimane però completamente scoperta la fase del post emergenza: la cura delle relazioni educative, l’importanza della salute mentale, il diritto di bambini e ragazzi – appartenenti a famiglie con scarse possibilità economiche che a causa dell’alluvione si sono ulteriormente ridotte – di accedere a servizi educativi extrascolastici, così interviene la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo.

Considerando il contesto di riferimento e i reali bisogni di questa fase post trauma, l’idea progettuale, di durata 1 anno, riguarda la creazione di un centro polifunzionale socio-sanitario (ad accesso gratuito) all’interno degli spazi della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna, aperto al territorio di Ravenna e provincia capace di fungere da punto di riferimento per bambini (dai 3 ai 12 anni), adolescenti (dai 13 ai 18 anni) e famiglie che presentino una certa vulnerabilità emotiva causata dai danni subiti dall’alluvione di maggio 2023.

Le attività del centro

Il centro sarà gestito sia da professionisti interni della Fondazione tra cui psicoterapeuti, educatori, mediatori culturali che da professionisti esterni come formatori, professori universitari e supervisori. Il Centro lavorerà su più livelli di intervento: dai servizi specialistici in ambito di psicologia dell’emergenza, psicoterapia, pedagogia e formazione alla organizzazione di servizi educativi extra-scolastici come centri estivi e doposcuola.

I servizi educativi proposti includeranno attività non solo didattiche ed educative ma anche ricreative poiché, la stessa Fondazione, è proprietaria di strutture sportive e culturali adiacenti al futuro centro polifunzionale, e di un orto di 3 ettari dove verranno svolte attività outdoor a contatto con la natura e il lavoro della terra. Tutti gli interventi ed attività progettate per i target di intervento all’interno del Centro, saranno replicabili e modulabili in vari contesti sia scolastici che extrascolastici nei territori di Ravenna, Forlì e Cesena. 

Attività del centro polifunzionale:

Erogazione di servizi e attività extrascolastiche volti al ripristino della sfera della socialità delle relazioni e più in generale della sfera emotiva 

Laboratori ludico-riflessivi genitori-figli; gruppi di incontro; sessioni di empowerment individuale/di gruppo; attività educative e laboratoriali indoor e outdoor rivolte a genitori e figli

Realizzazione di un centroestivo (Giugno-Settembre 2024), all’interno delle strutture della Fondazione, con un massimo di 100 bambini e con una retta agevolata (voucher di scontistica pari al 50% o gratuita della retta) per le famiglie del territorio di Ravenna. 

Attivazione di percorsi psicoterapeutici e riabilitativi per superare un trauma psicologico con l’utilizzo di terapie specifiche come l’EMDR, che si focalizza proprio sui ricordi del trauma o dell’evento stressante e, mediante l’utilizzo di movimenti oculari o di altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra, si pone l’obiettivo di desensibilizzare tali ricordi, facendogli perdere la carica emotiva negativa.

Supporto psicologico per famiglie che hanno avuto danni materiali e/o morali a seguito degli eventi climatici intercorsi, con focus su minori che hanno sviluppato particolari fragilità e disturbo post traumatico da stress

Partner del progetto

Università Roma Tre per la formazione di educatori e psicologi nell’ambito degli interventi psico-socio educativi in post-emergenza. 

Università di Bologna – sede di Rimini per il monitoraggio e la valutazione d’impatto del progetto. 

Istituzioni locali per la creazione della rete

Il progetto è stato finanziato da Fondazione Prosolidar, fondazione filantropica bancaria (finanziata in parte dai lavoratori bancari e in parte dagli Istituti di credito) che da anni crede e sostiene i progetti della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo, con lo scopo di offrire un servizio aggiuntivo ed organizzato alla popolazione ravennate che direttamente ed indirettamente ha subito i danni dell’alluvione di maggio 2023. 

Le dichiarazioni

«Noi solitamente agiamo dietro le quinte, e cerchiamo di aiutare gli ultimi  – ha detto il presidente di Prosolidar, Giancarlo Duranti –: per questo siamo felici di poter contribuire alla nascita di un progetto così importante in un territorio profondamente colpito da un’emergenza climatica come l’alluvione dello scorso anno».

«Un anno fa eravamo presi fra angosce e conta dei danni, oggi è un giorno di festa – gli fa eco l’On. Antonio Patuelli, presidente ABI -: grazie alla collaborazione fra una realtà cittadina radicata e solidale come il Villaggio del Fanciullo, e una Fondazione come Prosolidar, che testimonia il grande valore civico e sociale del nuovo contratto dei bancari, tramite il quale è possibile recuperare i fondi per le iniziative che la Fondazione finanzia in tutto il mondo».

Nello specifico, sarà presente anche un CRE per bambini dai 6 ai 14 anni, dal 10 giugno al 6 settembre, a tariffa agevolata grazie proprio al contributo di Fondazione Prosolidar: CRE che ha già raggiunto gli 80 iscritti.

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