Il vento non ferma la “Festa della liberazione” per tutti, anche per gli ucraini a Ravenna

'Pace' e 'democrazia', le parole più usate dal prefetto e dal sindaco che ricordano lo sbarco dei migranti e ringraziano la comunità ucraina per la partecipazione

Malgrado il freddo e il forte vento, la “Festa della Liberazione” di questa mattina (25 aprile) in piazza del Popolo a Ravenna, ha attirato un folto pubblico. La cerimonia di celebrazione del 78esimo anniversario, fra l’altro, è stata trasmessa anche in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune.

Dopo il tradizionale inizio con l’esecuzione dell’inno di Mameli, il prefetto Castrese De Rosa ha fatto un breve saluto, ricordando inevitabilmente il concomitante arrivo al terminal Crociere di Porto Corsini dei 69 migranti. «Ravenna è una città di grande solidarietà e un esempio per tutti – afferma –. Inviterei chi inneggia all’odio a partecipare a uno sbarco per capire di quali drammi stiamo parlando». Il prefetto ci ha poi tenuto a ringraziare, oltre alle forze dell’ordine, all’Anpi e alle varie associazioni, la comunità Ucraina presente alla cerimonia, spegnendo così in modo definitivo le polemiche scoppiate nei giorni scorsi circa l’opportunità o meno di una partecipazione in piazza.

‘Pace’ e ‘democrazia’ sono le parole più ricorrenti anche nel discorso del sindaco Michele de Pascale che ha tenuto a ricordare chi ha perso la vita in passato per difendere tali valori.

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