08 Lug 2023 11:34 - Cronaca
Il sistema agroalimentare a rischio per i danni provocati dall’alluvione
L'incontro delle Associazioni locali dell'agricoltura si è svolto a Campiano, coordinati dai Tavoli Verdi di Ravenna e Forlì-Cesena
di Redazione
Si sono riunite ieri a Campiano (Ravenna) tutte le Associazioni locali dell’agricoltura (CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Terra Viva, AGCI, Confcooperative, Legacoop) sotto il coordinamento dei Tavoli Verdi delle province di Ravenna e Forlì-Cesena.
Durante l’incontro si è parlato della situazione del territorio alluvionato e le Associazioni sollecitano un intervento urgente per supportare il sistema agricolo territoriale.
“Il Decreto legge pubblicato mercoledì, ‘Disposizioni urgenti per la ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione’, è un passo avanti per impostare la ripartenza – sottolineano -, tuttavia le risorse messe in campo, anche per il settore agricolo, sono ancora assolutamente insufficienti rispetto alla portata dell’evento.
I danni all’agricoltura
Si è ancora lontani infatti dal coprire gli 8,8 miliardi di danni subiti complessivamente dal sistema, di cui 1,1 miliardi a carico dell’agricoltura (stima della Regione Emilia-Romagna).
La nomina del Commissario è stata un altro passo avanti, ma ora occorre perseguire la strada di una Legge speciale e di una gestione post-alluvione mediante procedure di gestione ‘straordinarie’, per evitare i rischi di lungaggini e distorsioni. Serve che si riconoscano tutte le tipologie di danno (diretto e indiretto) al 100% attraverso un modello burocratico efficace, quindi veloce e fluido.
Il Sistema agroalimentare a rischio
Il Sistema agroalimentare della Romagna è terribilmente a rischio, a partire dalla collina e dalla filiera frutticola: il rischio di perdere importanti quote di mercato è concreto, mentre al termine dell’estate le aziende alluvionate prevedono di raggiungere il picco della tensione finanziaria a causa delle produzioni azzerate e dei lavori di ripristino dei terreni e degli impianti comunque obbligati per la continuità aziendale.
Nelle campagne romagnole la frustrazione sta crescendo in attesa dell’evolversi delle norme; ne sono fondamentali almeno due nell’immediato: una moratoria per i mutui omogenea e di almeno 24 mesi e l’azzeramento di contributi e tasse per reagire alla perdita di competitività.
Quali misure si potrebbero adottare
Occorre proseguire con il confronto tra Regione, Enti locali, Governo e Struttura commissariale, nella quale si potrebbe valutare una specifica delega per il settore agricolo, in un rapporto concreto e virtuoso, poiché questa è la precondizione per garantire alle imprese le risposte che le stesse attendono.
Tutte le Associazioni locali dell’agricoltura mettono fattivamente a disposizione del Governo e del Commissario il proprio patrimonio di conoscenza del territorio, delle sue peculiarità e delle esigenze primarie per efficientare gli strumenti e le soluzioni, già messe e che si metteranno in campo, per superare questa grave situazione e garantire la resilienza dell’intero Sistema Agroalimentare della Romagna”.