Priorità alla formazione dei giovani imprenditori agricoli e della rappresentanza di categoria; all’innovazione scientifica e tecnologica a servizio della sperimentazione nei campi; alla digitalizzazione per il rilancio delle aree interne e a una governance Ue dei dati, più equa e inclusiva per gli agricoltori, al dialogo interprofessionale per strumenti più adeguati alla gestione del rischio come agli scambi internazionali per l’integrazione e la crescita condivisa.
«Dobbiamo guardare con lucidità allo scenario globale, economico e anche climatico, per individuare strade utili a garantire sicurezza alimentare, qualità e competitività – ha affermato il presidente Francia -. Occorre dare sostegno concreto ai 50 mila giovani imprenditori agricoli e zootecnici di cui gode il Paese e che rappresentano anche il 20% dei più interessati investitori in chiave sostenibile e innovativa. Agia-Cia continuerà per questo anche a spingere sul valore del sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale, attraverso forme di affiancamento giovani-pensionati, oggi finalmente tra gli strumenti dello sviluppo rurale»Per Agia-Cia sono queste le fondamenta per la costruzione di una reale transizione ecologica e digitale di cui la guerra non ha fatto che acuire l’urgenza, colpendo il reddito delle imprese con l’aumento dei prezzi e costi di produzione insostenibili. Una sfida che i giovani potranno cogliere se supportati soprattutto nell’accesso al credito e al capitale fondiario quali leve strategiche tra le più importanti per il ricambio generazionale in agricoltura come anche definito dal Piano strategico nazionale per la Pac 2023-2027.Ecco perché dalla VI Assemblea di Agia-Cia parte anche la rinnovata collaborazione con Crédit Agricole per offrire ai giovani imprenditori agricoli associati finanziamenti finalizzati, sostenuti da garanzia ISMEA o FCG, per l’acquisto di porzioni di terreno, miglioramenti strutturali e ambientali. Con il supporto di Agia-Cia nell’analisi di fattibilità, saranno riconosciuti interventi di sostegno, esclusivamente sulla base del merito creditizio delle aziende a insindacabile giudizio della Banca, orientati alla sostenibilità nel lungo periodo dell’iniziativa portata avanti dai giovani imprenditori.
«Guardare oggi alla modernità – è intervenuto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino – vuol dire mettere al centro delle strategie per il futuro, innovazione scientifica, tecnologica e genetica e riconoscere ai giovani, anche dell’agricoltura, la guida di questa importantissima sfida. Non si può lavorare per la sostenibilità ambientale, economica e sociale senza potenti iniezioni di innovazione. Questa è la via obbligata da percorrere se vogliamo davvero scegliere un approccio non arcaico per lo sviluppo e usare bene i 191 miliardi di euro del PNRR che guardano a green e digitale. Serve un’Europa che riconosca all’agricoltura centralità economica e un’Italia più rapida nelle decisioni. Spazio per i giovani capaci di trainare il cambiamento, aperti al mondo e promotori di partecipazione, condivisione e integrazione. Serve fare sintesi e in questo senso è lodevole il lavoro fatto negli anni da Agia-Cia e che questa sua VI Assemblea elettiva, con il coinvolgimento di Ismea, Fao, Enea, Crédit Agricole, esponenti delle istituzioni nazionali ed europee, ha ben rappresentato».Le precipitazioni delle ultime ore hanno generato incrementi dei livelli idrometrici nei tratti montani del settore centro-orientale della Regione
Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
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