Il rapper cervese Domenico Giovanni Pini all’Under Fest in attesa di registrare il nuovo album

L'appuntamento di "Under Fest" si è tenuto al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna mercoledì 10 agosto

Ad animare l’ottava edizione di “Under Fest” è stato il rapper cervese Domenico Giovanni Pini, in arte Djomi. Il festival, curato dai direttori artistici Moder e Kenzie, rapper noti della scena italiana, è nato per celebrare lo spirito Hip Hop delle origini e l’ambito rap underground con uno spazio dedicato ai talenti più giovani.

Ed è proprio per questa caratteristica che il ventenne Djomi è stato chiamato ad aprire il live di Davide Shorty nella serata conclusiva del festival, mercoledì 10 agosto al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna, insieme ai Winter Geckows e a Lorenzo Tronconi.

 

“Ci siamo alternati sul palco in tre turni – racconta Djomi, già vincitore di “Reel Talk Contest” – ed è stata un’esperienza meravigliosa, uno dei live più belli a cui abbia partecipato”.

 

Con due album all’attivo, Djomi sta lavorando al terzo progetto che sarà pronto in settembre. Il prossimo mese, inoltre, sono già diversi gli appuntamenti tra Roma e Milano, città in cui incontrerà anche gli ideatori di una nota marca di abbigliamento giovanile che desiderano associare i loro capi alla sua arte e quindi alla sua figura.

 

“L’album è finito, abbiamo iniziato a registrarne i brani e contiamo di chiuderlo il mese prossimo – spiega -. Lo considero una sorta di biglietto da visita: rispetto agli altri due (Il difetto dei pregi e Djomi Unchained vol.1) ci sono tracce più rappate e brani più cantati, con pezzi melodici che variano dall’r&b al rock. C’è stata una riflessione maggiore sulle tracce da inserire e ho anche avuto più tempo per individuare i brani su cui lavorare. La metà dei testi è stata scritta negli ultimi quattro mesi, ma ci sono anche pezzi che giravano sul mio computer da un anno”.

 

I brani del nuovo album variano da testi impegnati a scritti più leggeri fino ad estratti più personali. “È di sicuro l’album più strutturato dei tre – conclude l’artista – non vedo l’ora di presentarlo”.

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