Il Pineta cerca un nuovo gestore, ma sull’immobile pende il rischio sfratto

Nuovo gestore cercasi per la discoteca Pineta di Milano Marittima. Il custode giudiziario Claudio Colatorti brucia le tappe e pubblica sul sito del Tribunale di Ravenna un invito a manifestare interesse per l’affitto dell’azienda con accollo del contratto di affitto dei muri, con un canone di 350.000 euro annui, e riconoscimento di un surplus per l’affitto dell’azienda in senso stretto a favore procedura.

Un affitto condizionato da tre condizioni sospensive/risolutive: 1) che non venga accolto un eventuale reclamo contro il sequestro; 2) che non venga accolta la richiesta di sfratto, prevista per il 27 p.v., ma che potrebbe poi dar luogo ad un reclamo, a data da destinarsi, in caso di non accoglimento ; 3 )che non venga accolto il reclamo contro la sentenza di fallimento di Andromeda srl, prevista per il 27 maggio prossimo, ma anch’essa ricorribile in Cassazione. In uno dei tre casi, l’eventuale aggiudicatario dell’affitto dell’azienda dovrebbe restituirla, con buona pace per le spese sostenute, gli investimenti effettuati, gli impegni assunti, con fornitori e personale. Una vera e propria scommessa, anzi un vero e proprio azzardo. Quale imprenditore serio potrebbe assumersi un azzardo di questo genere?

Gli interessati dovrebbero avanzare richiesta entro le 9 di martedì 28 marzo, all’indomani dell’udienza per la convalida o meno dello sfratto richiesto dalla proprietà dei locali che ospitano il Pineta, e nella stessa giornata, due ore dopo, ove fossero più d’uno, dovrebbero partecipare ad una gara informale nello studio del legale di Colatorti, l’Avv. Bigari. Non è chiaro come verrebbero selezionati gli offerenti. Potrebbe offrire chiunque? Senza una preventiva valutazione di merito e di affidabilità? Senza prestare garanzie?

Sembrerebbe evidente l’intento del custode Colatorti di accelerare i tempi magari per poter riaprire la discoteca in tempo untile per l’imminente Pasqua e per i successivi ponti, tutte occasioni di grande richiamo di turisti nella località balneare. Tuttavia la fretta di Colatorti e le modalità prescelte per scegliere un affittuario, sembra foriera di guai piuttosto che di risposte serie e credibili all’esigenza di riaprire presto e bene il Pineta. Chi si presenterà, mercoledì 28 a gareggiare per un affitto d’azienda pluricondizionato e pieno di alee? A se si presentasse un solo pretendente, che si proponesse di accollarsi l’affitto dei muri, riconoscendo alla procedura di Colatorti un surplus di 1.000 euro all’anno, che succederebbe? E se si presentasse qualche avventuriero, su che basi verrebbe escluso dalla gara? E se la vincesse che ne sarebbe del Pineta?

Circola anche la voce che il marchio “Pineta” non sia stato ceduto ad Andromeda e quindi non rientri nei beni sequestrati: l’improbabile aggiudicatario della gara potrebbe ancora utilizzarlo, o dovrebbe cambiare nome alla discoteca?

Grande è la confusione sotto il cielo, direbbe Mao Zedong!

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