Il linguaggio del corpo al centro dello spettacolo “Le Nid” al Masini di Faenza

Lo spettacolo andrà in scena domenica 24 marzo alle 16 grazie alla giovane formazione Progetto g.g.

La giovane formazione Progetto g.g., formata da Consuelo Ghiretti e Francesca Grisenti, è protagonista del prossimo appuntamento con le Favole al Teatro Masini di Faenza. Domenica 24 marzo alle 16 la compagnia presenterà lo spettacolo Le Nid (Il Nido), una produzione di Accademia Perduta/Romagna Teatri.

All’inizio della storia, raccontata attraverso il teatro d’attore e di figura, c’è una casa bianca, posto stabile e sicuro, radice e luogo di sicurezze. Chi la abita conosce la tranquillità del rituale che si ripete, del “nulla di storto può accadere”. Ma un giorno nella casa arriva chi non si aspetta, arriva un “altro”, fuori dagli schemi, che destabilizza, che toglie certezze, ma che è anche novità e magia. Perché il nuovo arrivato porta con sé un dono: uno strano uovo.

Da custodire, da curare, da proteggere, da aspettare. Insieme.

Il tempo passa, scandito dalle stagioni. L’incontro tra due mondi e modi diversi diventa piano piano occasione di scoperta e di scambio. E nello scambio si può insegnare e anche imparare. Crescere, rinnovarsi e stupirsi, della vita nuova e magica che arriva.

La storia prende vita oltre le parole, nel linguaggio universale del corpo, della musica e della danza. Musiche originali evocano giorni che passano, ninne nanne che addormentano, pericoli che arrivano, gusci che si rompono, meraviglie che stupiscono. L’azione scenica è costruita attorno allo stupore: del diverso, dell’attesa, del cambiamento. A qualcosa che sta per accadere.

In uno spazio completamente bianco, si racconta dell’arrivo dell’altro, del “diverso da me”, di una nascita e di un accudire, dell’attesa e della sorpresa, di uno strano uovo che si schiude.

E poco importa se dall’uovo non uscirà un delicato e piccolo uccellino, ma un drago sgraziato e grandissimo dagli occhi oro. L’inatteso non farà paura: insegnerà a crescere, a cambiare a prepararsi al mondo nuovo.