“Girol’amo district” fra usato e artigianato. La via creativa e sostenibile nel cuore di Ravenna

Barbara Liverani, la prima ad aprire le porte 15 anni fa: «Si stanno creando dei legami di amicizia e collaborazione fra i negozianti, e stiamo pensando di realizzare una pagina Instagram dedicata al distretto».

Nuova vita per via Girolamo Rossi, o come amano definirla commercianti e residenti “Girol’amo District“, per valorizzarne l’identità che ha preso forma di recente, grazie a piccole botteghe votate all’artigianato, all’arte e alla moda, all’insegna della sostenibilità. In pochi metri, dalla Torre civica fino alla circonvallazione, la strada offre la possibilità di acquistare oggetti creativi e di nicchia. Qualche esempio? Gli abiti fatti a mano della neo arrivata Giorgia Ghetti di KoiKoi e dello stilista Mr Beto. Per gli amanti del vintage, il posto giusto in cui cercare l’articolo perfetto sono i negozi Re Charme di Paola Succi e Non solo Pizzo di Desideria Grilli.

La mosaicista Barbara Liverani ha aperto le porte della via 15 anni fa e ancora oggi è fiera del suo distretto. Per gli spiriti creativi imperdibile il piccolo Anima Laboratorio con i suoi cappelli artigianali e dipinti su legno e stoffa e la libreria-laboratorio Amarganta per regalare un pomeriggio artistico a grandi e piccini. Ad accompagnare lo shopping la musica di Jean Music Room, dove Gianni Corbari dà volentieri una mano ad amici e clienti nel trovare il vinile dei sogni.

Dal minimarket Ucraino alla nascita di Girol’amo District

Le veterane Barbara Liverani e Paola Succi hanno piantato la bandiera rispettivamente dell’artigianato e del second hand nel distretto e, vuoi per caso o per destino, la strada è cresciuta all’insegna della creatività e del riuso.

«Quando sono arrivata in questa via c’erano due negozi: un minimarket ucraino, al posto del negozio di vinili, e una signora che realizzava borse – racconta la mosaicista Barbara Liverani -. Era in questa via da 50 anni. Ho condiviso questa strada con loro per un po’ di tempo. Negli ultimi anni la zona si è piano piano popolata con nuove realtà locali. Ci consideriamo una via alternativa, sia perché al di fuori del classico circuito turistico, sia per i prodotti offerti».

L’affetto nei confronti del distretto è stato raccolto anche dai più giovani alla ricerca del luogo giusto in cui crescere. Come nel caso di Desideria Grilli, che dopo aver rilevato il negozio Non solo pizzo si è spostata di sede, o dovremmo dire di pochi metri, ma senza mai allontanarsi dall’ormai affezionato distretto.

«Il negozio esisteva prima del mio arrivo, già in questa via – racconta – per me è una buona soluzione, è centrale, vicino a parcheggi, B&B e al centro. I privati possono raggiungermi in macchina e consegnarmi i vestiti. Inizialmente ero qualche metro più avanti. Ho aspettato a cambiare il locale perché volevo restare in questa strada».

Via Girolamo Rossi è una zona aperta al traffico, vicina a parcheggi sia pubblici che privati e di transito per i frequentatori del B&B Casa Masoli, Dante Ravenna Apartments o dell’Hotel Diana. «Siamo arrivati a novembre. Avevamo visto l’annuncio e abbiamo tenuto d’occhio la via per un po’ di tempo. – raccontano Luca e Francesca di Anima Laboratorio -. C’è sempre movimento, così abbiamo deciso di farci avanti e siamo contenti del risultato».

Giorgia Ghetti è l’ultima arrivata, con il suo KoiKoi aperto il 13 gennaio scorso, ma non per questo meno affezionata: «La scelta di questa strada è stata quasi casuale. Ero nel negozio di fianco Non solo Pizzo, per consegnare dei lavori. Mentre attendevo l’apertura ho visto il cartello del locale in affitto, sono entrata e mi sono innamorata subito di questo spazio, ho sentito che era il posto giusto per me».

Medesima sensazione per lo stilista Mr. Beto nome d’arte di Roberto Milano, dopo la sua esperienza di vita a Londra e l’apertura del suo negozio nella città della moda Milano, torna nella sua terra di origine e sceglie via Girolamo Rossi per l’apertura del suo secondo atelier «Cercavo a Ravenna da quasi un anno e non trovavo nulla che mi dicesse “prendimi”. Vendendo un prodotto di nicchia non si adatta a tutte le vie. Cercavo il posto giusto, e quando sono entrato ho capito che era questo».

Non mancano le scelte per amore. «Ho aperto in questa via perché sono cresciuto in questo quartiere – spiega Gianni Corbari di Jean Music Room -. è una zona tranquilla e pulita, c’è sempre gente di passaggio ma mai confusione e un bel vicinato. In una via secondaria è normale vedere crescere attività tipicamente artigianali. Non è così semplice affrontare i prezzi proibitivi delle vie più centrali, quindi un po’ per caso, un po’ per scelta i negozi di ‘nicchia’ si sistemano in strade come questa, creando interessanti realtà come il Girol’amo district».

Passione e creatività per i negozianti di via Girolamo Rossi

Girol’amo District è una grande famiglia, un gruppo di commercianti felici di essersi riuniti nella stessa via, con l’obiettivo di ridare forza alle attività locali, all’insegna della creatività e della sostenibilità: «Siamo contenti del nuovo volto del Girol’amo district, sta diventando una bella realtà – dichiarano i negozianti -. Una strada che offre attività di nicchia basandosi sulla filosofia dell’Homemade e del Second Hand».

Paola Succi ha scoperto il second hand firmato, anni fa a Milano, un pensiero già diffuso all’epoca nella grande città, ma meno comune a Ravenna. Un progetto che è cresciuto con il tempo, anche grazie al cambiamento della mentalità. «I giovani hanno iniziato ad apprezzare il riuso, sia dal punto di vista ecologico che per la passione del vintage. La mia filosofia è proporre usato firmato e di qualità».

Anche Desidera Grilli di “Non solo Pizzo” condivide la medesima visione e la riadatta ai più piccoli: «Mi piace il concetto di dare una seconda vita alle cose. I bambini crescono in fretta e hanno sempre più vestiti che dopo qualche mese non possono più indossare. Viviamo in un mondo in cui la sostenibilità e il riuso stanno diventando sempre più importanti. Proporre abbigliamento per bambini di seconda mano ma di qualità e di marche selezionate è, per me, un modo per mettere in pratica questa filosofia».

A pochi passi la neo libreria – laboratorio “AmargantaLab” si presenta come un grande spazio in cui si respira creatività. Un luogo di incontro dove i partecipanti possono esprimersi attraverso l’arte e la manualità; il tutto è condito da una raccolta dedicata ai libri illustrati che, come specifica la proprietaria Ealis Bassi: «Non sono solo per bambini, ma per tutte l’età. Il mio obiettivo è proporne per tutti i gusti».

Mr Beto descrive con passione il lavoro celato dietro alle sue creazioni, le scelte originali e distanti da un pensiero omologato: «Vivere all’estero mi ha insegnato a essere me stesso, e d esprimermi sempre al massimo. Traggo ispirazione dalle mie amiche, dalla vita quotidiana e da tutto ciò che mi circonda, per creare pezzi unici rigorosamente fatti a mano. 100% made in Italy. Per dare vita a uno stile inconfondibile».

Il prossimo passo? il profilo Instagram

Il futuro della via sembra già scritto. Si parla di eventi e progetti combinati: «Il 24 e il 25 febbraio, grazie alla collaborazione dei ragazzi di Anima laboratorio proponiamo un laboratorio creativo di dipinto su tessuto – fa sapere Ealis Bassi -. Spero in futuro di fare collaborazioni anche con gli altri negozianti della via e realtà artigianali del ravennate».

«Si stanno creando dei legami di amicizia e collaborazione fra i negozianti – spiega la mosaicista Barbara Liverani – e stiamo pensando di realizzare un profilo Instagram dedicata al distretto. Ci impegneremo per valorizzare sempre di più la nostra amata via Girolamo Rossi».

Alla domanda ‘cosa miglioreresti di Girol’amo district’ i negozianti rispondono, rivolgendo due appelli: il primo al comune e agli automobilisti «Bisognerebbe sistemare la strada. Ci sono delle buche e quando piove si riempiono d’acqua, le macchine non vanno poi così piano, è inevitabile bagnarsi, rallentate per favore – e poi, aggiungono con un sorriso, un appello al Fargo – ci manca il bar per fare colazione». Il locale fino a poco tempo fa apriva anche di mattina e tutti ne sentono la nostalgia.

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