05 Gen 2024 16:48 - Economia
Firmata ufficialmente la fusione delle cooperative La Pieve e il Mulino
La nuova cooperativa sociale ravennate, che mantiene il nome La Pieve, avrà un fatturato aggregato di 13 milioni di euro, 400 lavoratori e 200 soci
di Redazione
È stata firmata ufficialmente negli scorsi giorni la fusione tra le cooperative sociali La Pieve e Il Mulino, entrambe associate al Consorzio Solco Ravenna.
La nuova realtà e gli obiettivi
Un’importante novità per il panorama della cooperazione sociale ravennate che si occupa soprattutto di servizi per la disabilità e di inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate. La nuova realtà, che mantiene il nome La Pieve, ha un fatturato aggregato di 13 milioni di euro, 400 lavoratori e lavoratrici e 200 soci. L’unione era in programma da diversi anni, ma era stata rallentata dall’emergenza pandemica. L’obiettivo di questa operazione di fusione è di aumentare la solidità di due imprese molto radicate sui rispettivi territori (La Pieve opera principalmente a Ravenna, Il Mulino tra Bagnacavallo e Russi) che condividono valori, visione e che hanno molti servizi in comune.
«La fusione è già operativa dal mese di dicembre e sarà retroattiva, cioè già dall’anno prossimo presenteremo un bilancio unico anche se il 2023 ha visto le due cooperative agire separatamente – ha commentato Idio Baldrai, che mantiene la presidenza de La Pieve -. In questo primo anno di lavoro insieme saremo concentrati sul consolidamento e il miglioramento dei nostri servizi. Adesso abbiamo a disposizione professionalità con esperienze diverse che ci permetteranno di creare una proposta ancora più specializzata e di qualità per le persone che usufruiscono delle nostre prestazioni».
Servizi e vantaggi
I servizi di punta della cooperativa La Pieve resteranno: la gestione del verde pubblico e privato, l’accompagnamento e il trasporto di persone anziane e disabili, l’agricoltura sociale, l’accoglienza dei migranti, la piccola manutenzione di arredi e strutture, e le pulizie.
I vantaggi della fusione si ripercuoteranno anche sui costi di amministrazione e organizzazione: «Una barca piccola sente più forte il vento – ha commentato il vicepresidente de Il Mulino Fabio Bassi -. Il Mulino era una realtà più snella e la sua sostenibilità economica stava via via riducendosi. Questa unione ci darà maggior stabilità e ci permetterà di continuare a fornire i nostri servizi al territorio, innovando e sperimentando nuove strade, come abbiamo sempre fatto, e valorizzando il patrimonio di iniziative che abbiamo sviluppato e realizzato in collaborazione con le realtà pubbliche e private del territorio. Con La Pieve ci conosciamo da tempo, abbiamo collaborato più volte, condividendo valori e modalità operative. Ora proseguiremo insieme in un percorso congiunto, per dare risposte di qualità ai bisogni e alle esigenze del nostro territorio».