FOTOGALLERY. Ocean Viking: il primo a scendere è un ragazzo pakistano. Migranti scalzi e spaventati

Il giovane pakistano ha sofferto più di tutti durante l'estenuante viaggio.

Il primo a sbarcare dalla Ocean Viking, questa mattina verso le 12.50 al terminal crociere di Porto Corsini, dopo una prima visita dei medici a bordo, è stato un ragazzo pakistano dai tratti indefiniti per via della mascherina e del cappello, avvolto in una calda coperta. Non è stato, dunque, un minore come in precedenza comunicato. Ma pare che sia stato proprio lui a soffrire più di altri durante il lungo ed estenuante viaggio in mare, al punto da richiedere una sedazione dopo aver dato in escandescenza. Poi, a seguire, sono scesi – a gruppi di venti – i bambini, i piccoli nuclei di donne con neonati e infine gli adulti.

 

A guardarli negli occhi, che si intravvedono a malapena sopra le mascherine, è evidente la fatica del lungo viaggio, quasi lo sfinimento in alcuni di loro. Ma nei bambini, soprattutto, trapela qualche sorriso, in quei piccoli occhi luminosi che si sgranano. Non sanno bene cosa li aspetta ma lo sbarco è un po’ la promessa di un futuro migliore. A colpire è il fatto che nessuno di loro indossi scarpe, andate probabilmente perse durante la lunga peregrinazione, ma solo calzi o nella migliore delle ipotesi ciabatte recuperare non si sa bene dove. Chi ce l’ha, custodisce gelosamente il cellulare, come l’unico oggetto ancora di proprietà a cui ‘aggrapparsi’.

 

Tutti sono stati anzitutto sottoposti al tampone Covid-19 in modo da separare gli eventuali positivi, prima di entrare nel tendone. Il passaggio successivo è stato lo screening sanitario più approfondito per valutare lo stato di salute complessivo. Dopo una fase di ristoro, con acqua e un buon pasto, sono infine iniziate le pratiche di accertamento con fotosegnalazione da parte della polizia.

 

 

Foto di Giampiero Corelli

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