Foto memorabile di Andrea Ravagnani: dietro i fenicotteri di Sant’Alberto si vedono le Dolomiti

Uno spettacolo della natura

Foto di Andrea RavagnaniAndrea Ravagnani è l’autore di questa spettacolare foto che sta ottenendo un numero incredibile di like sui social. Non è un fotografo come si potrebbe immaginare, ma un censitore di uccelli acquatici di AsOER (Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna), incaricato di svolgere censimenti mensili in collaborazione al Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna in tutte le Valli di Comacchio e zone limitrofe

 

Per un caso fortuito si trovava nei pressi dell’Argine del Reno a Sant’Alberto, in compagnia di Margherita Ranotto quando uno spettacolo incredibile si è presentato davanti ai suoi occhi. «Non ho mai posseduto una macchina fotografica professionale, reflex o obiettivi particolari, non saprei da dove iniziare – spiega Ravagnani –. Porto sempre con me una compatta, una Nikon Coolpix nel caso dovessi documentare qualche specie rara o in contesti particolari. Semplicemente ho puntato, ‘zoommato’ un pochino, non molto perché i fenicotteri erano abbastanza vicini e ho fatto click, tutto qui».

Un fortunato caso del destino che gli ha permesso di essere nel posto giusto al momento giusto: «Chi se lo aspettava di vedere le Pale di San Martino nelle Dolomiti da lì – continua il fortunato censitore –, un posto in cui sono stato mille volte a contare i fenicotteri. Erano lì e le ho fotografate tutto qua, nessuna post-produzione, nessun trucco o preparazione, con quelle condizioni di luce sarebbe bastato anche un telefonino con una discreta fotocamera».

 

Andrea è rimasto colpito dal successo della foto: «Sinceramente non mi aspettavo una tale quantità di like e condivisioni, mi aspettavo invece i commenti in cui si metteva in dubbio la naturalezza della foto, forse se non fossi stato lì l’avrei pensato anche io».

Sicuramente le condizioni meteo della giornata erano più uniche che rare: «La forte bufera che martedì si è abbattuta su tutta la regione e la penisola e la successiva giornata di sole hanno favorito quella visibilità incedibile – continua Ravagnani – zero smog e zero foschia. Oggi dopo soli due giorni di sole e niente vento, le montagne sono completamente svanite».

 

Andrea ci spiega anche che nel suo lavoro capita di frequente di imbattersi in scene particolari in contesto naturale, ha avuto la fortuna di vedere dei delfini a Lido degli Estensi l’aprile scorso, a pochi metri dal bagnasciuga e di avere vari incontri con i lupi nel Delta del Po.

 

«Nella nostra regione abbiamo una varietà di ambienti unica – conclude Ravagnani – e tutte queste scene capitano a pochi passi dalle persone o dai centri urbani. Questo ci fa capire che abbiamo le meraviglie della natura dietro casa e questo enorme patrimonio va salvaguardato in ogni modo possibile».[vc_single_image image=”29434″ img_size=”full”]

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