Vendevano falsi bulldog francesi per migliaia di euro. L’inchiesta da Ravenna arriva in Slovacchia

L'allevamento "I cuccioli di Carlotta" sfruttava le foto di vip ignari: da Francesco Totti a Mauro Icardi a Federica Pellegrini. Sei i componenti della banda

Vendevano falsi bulldog francesi per migliaia di euro. Sfruttavano l’immagine di vip ignari – da Federica Pellegrini a Francesco Totti a Mauro Icardi – per promuovere l’allevamento sui social network e per alzare ulteriormente i prezzi, fino a più di 3mila euro. L’indagine partita da Ravenna, ha coinvolto diversi Paesi, in particolare la Slovacchia, da cui l’allevamento “I cuccioli di Carlotta” vendeva illegalmente una grande quantità di cuccioli di cane spacciati come ‘di razza’ ma in realtà privi di valore commerciale.

Le indagini sulla truffa dei falsi bulldog francesi

Il nucleo carabinieri forestali e la squadra mobile di Ravenna hanno eseguito sei misure cautelari per il reato di associazione per delinquere a carattere transnazionale, finalizzata al traffico illecito di numerosi cuccioli e alla frode in commercio. Tutti i cani venduti erano privi del certificato di origini-pedigree ufficiale del Paese di origine e dell’Ente nazionale cinofilia Italiana, unico ente abilitato per legge ad emettere pedigree legittimi.

L’inchiesta sui cuccioli era partita dalla riviera romagnola. Un cervese nell’autunno 2018 aveva comperato un cucciolo di ‘bulldog francese’ col manto blu-grigio e gli occhi chiari, proprio come quello della nuotatrice Federica Pellegrini. Lui lo aveva scelto guardandolo in un video su internet. Sfruttando il volto dei vip, l’associazione era riuscita a consegnare circa 130 cuccioli, di cui 114 in Italia.

I provvedimenti: sei i componenti della banda, uno ancora a piede libero

A capo dell’organizzazione ci sarebbe un 39enne romano, già in carcere in Svizzera per altri reati. Su si lui è stato emesso un mandato di arresto europeo dal gip di Ravenna Andrea Galanti. Stessa sorte anche per la compagna, arrestata in Slovacchia dalla divisione Sirene del servizio per la cooperazione internazionale di polizia. Coinvolta anche una coppia di Caserta, lui in carcere e lei ai domiciliari. Mentre; per un altro membro della banda è stato emesso. Il sesto componente della banda è all’estero e gli agenti lo stanno cercando.

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