Fallita Sirio Holding, società di ristorazione collettiva ravennate

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È finita nel peggiore dei modi la vicenda di Sirio Holding, la società con sede a Ravenna e quotata a Piazza Affari attiva nella ristorazione collettiva. Il Tribunale del capoluogo romagnolo ne ha infatti dichiarato il fallimento giunto dopo un periodo di concordato.

 

 

La vicenda ebbe inizio a marzo dello scorso anno quando il Collegio sindacale depositò al Tribunale di Bologna un ricorso ex Art. 2409 c.c. contro il CdA.

Nel ricorso, l’organo di controllo contestava “una serie di asserite irregolarità attinenti alla inadeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi, contabili e di controllo interno, nonché delle procedure adottate dalla società, a irregolarità contabili, a una indagine penale su una asserita sotto-fatturazione, a contrasti con gli organi di controllo interni ed esterni e ostacoli all’attività degli stessi, a dubbi sull’integrità del capitale sociale e sulla sussistenza della continuità aziendale, ad operazioni con parti correlate, alla violazione della disciplina degli obblighi previsti dalla normativa sull’attività di direzione e coordinamento, alla mancata comunicazione di informazioni price sensitive e di operazioni con parti correlate, e alla mancata verifica dell’esistenza per la qualifica di emittente diffuso”.
Nel contempo rilievi erano stati avanzati anche dalla società  di revisione Integrae sul bilancio semestrale. Poche settimane dopo il Tribunale di Bologna aveva disposto la revoca del CdA.

 

 

Sirio, guidata dall’amministratore delegato Stefania Atzori era attiva nella ristorazione collettiva con la gestione di numerosi punti di ristoro nelle varie stazioni ferroviarie italiane e in alcuni centri commerciali e nel catering nel settore ospedaliero. Suoi anche alcuni punti vendita a marchio Burger King e Sbuccio.

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