Faenza, badante condannata. Con regali per due milioni di euro, prosciuga il conto dell’anziano

4 anni e sei mesi per la donna per circonvenzione di incapace ai danni di un anziano allevatore, classe 1926, con ridotte capacità cognitive

Nella lista dei regali incassati dalla badante per un valore di più di due milioni di euro figuravano un appartamento da oltre 230 mila euro, due polizze sulla vita per un totale di un milione e 100 mila euro, la delega a operare sul conto corrente, assegni e contanti per quasi 400 mila euro e un salario mensile da 5 mila euro. Si tratta di una circonvenzione di incapace, secondo l’accusa, ai danni di un anziano allevatore di Faenza, costata una condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione a una badante 59enne di origine albanese.

Secondo quanto riferito da Ansa, la stessa pena ma per riciclaggio, è stata inflitta al figlio della donna. I due dovranno inoltre pagare una provvisionale di 50.000 euro.

Il giudice Cecilia Calandra del Tribunale di Ravenna ha invece assolto gli altri due imputati: il marito della badante e la fidanzata del figlio, entrambi accusati di riciclaggio.

L’anziano – classe 1926 – soffriva di marcato deterioramento cognitivo: grazie a ciò la sua badante – sempre secondo la Procura – negli ultimi anni di vita sarebbe riuscita a mettere le mani su buona parte dei suoi beni tra il 2013 e il 2017.

I primi dubbi si era palesati quando l’allevatore aveva cominciato a chiedere prestiti alla figlia manifestando pure la sua intenzione di cedere beni dal valore affettivo. La difesa ha invece sempre sostenuto che l’anziano fosse lucido e determinato nelle sue scelte.

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