Faenza. Fiom Cgil: «Lega Costruzioni Apistiche Srl rischia di chiudere. Sciopero di 8 ore»

L'azienda metalmeccanica, che chiude in negativo dal 2018 e ha quasi dimezzato i dipendenti, doveva essere acquisita da Acme 21, altra realtà locale, che però si è tirata indietro. Sciopero indetto da Fiom Cigl e Rsu aziendale per domani, giovedì 18 aprile

Fiom Cgil e Rsu aziendale hanno proclamato uno sciopero di 8 ore per la giornata di domani, giovedì 18 aprile, nell’azienda Lega Costruzioni Apistiche Srl, storica realtà metalmeccanica di Faenza specializzata nella produzione e nella commercializzazione di prodotti per l’apicoltura. Lo sciopero sarà accompagnato da un presidio davanti alla sede dell’azienda in via Maestri del lavoro a Faenza.

I risultati negativi e la diminuzione dei dipendenti

«Risale al 2017 l’ultimo bilancio chiuso in utile, a cui si sono susseguite solo perdite di esercizio, molto significative a causa di alcune scelte che hanno messo in difficoltà la tenuta economico finanziaria dell’azienda. Il 2023 è stato l’anno peggiore, partito malissimo e chiuso ancora peggio», commentano i Sindacati.

«Fiom Cgil e la Rsu aziendale hanno sempre evidenziato forti preoccupazioni per quanto riguarda l’andamento aziendale e la situazione economica finanziaria. La direzione aziendale ha sempre minimizzato, fino a quando non è più stato possibile negare l’evidenza. Durante lo scorso autunno, l’azienda ci ha riferito di essere in forte difficoltà, mancava la liquidità per le normali attività aziendali e ciò induceva una parte significativa del personale a dimettersi, assottigliando i livelli occupazionali da 42 a 25 dipendenti circa. Di fatto, viene messa in discussione l’esistenza stessa dell’azienda e si apriva lo stato di agitazione sindacale», spiegano i sindacati.

La mancata acquisizione da parte di Acme 21

«Tuttavia, a dicembre 2023, – raccontano – l’azienda comunica al sindacato e al personale, il forte interesse per l’acquisizione dell’azienda da parte di una piccola società del settore con sede a Faenza. Si tratta di Acme 21.  Vengono avviate le interlocuzioni necessarie al fine di garantire la continuità aziendale e la piena occupazione. Da Acme 21 ci viene chiesta collaborazione affinché a partire dal 1 febbraio si potesse garantire l’acquisizione, con lo scopo di poter salvare l’intero anno, poiché gran parte del prodotto viene fatturato nei primi sei mesi, data la stagionalità del settore».

«Passano le settimane, e alle parole non seguono i fatti. Di fatto Acme 21 all’inizio del mese di aprile non è più un interlocutore. Purtroppo, si è perso tempo preziosissimo che ha fatto desistere anche altri eventuali imprenditori che nel frattempo si erano fatti avanti. Ad oggi l’azienda è fortemente indebitata, non più in grado di garantire la produzione e le lavoratrici ed i lavoratori sono tornati alle condizioni di fine anno 2023, ovvero senza la sicurezza del posto di lavoro e con fortissime incertezze sul futuro», spiegano i sindacati.

Il 18 aprile, pertanto, le lavoratrici e i lavoratori di Lega Costruzioni Apistiche Srl, decidono di scioperare per l’intera giornata con presidio dalle 8 alle 9 via Maestri del Lavoro a Faenza. «È uno sciopero pieno di rabbia e amarezza perché non solo l’azienda in pochi anni a causa di scelte sbagliate ha dilapidato un capitale non solo economico, ma anche perché la Direzione non è stata nemmeno capace di trovare un interlocutore credibile che la potesse rilevare. Si rischia seriamente la chiusura e a farne le spese sono le circa 25 famiglie che non hanno alcuna responsabilità per quanto successo», concludono.

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