Esercitazione interforce di sicurezza. Alla sede Eni Irruzioni, ostaggi e gestione del porto

L’intera attività è stata coordinata dal Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica

Si è svolta stamattina presso la sede del Distretto Centro Settentrionale Eni – DICS presso Marina di Ravenna, un’importante esercitazione di security coordinata dalla Prefettura di Ravenna che ha visto coinvolti numerosi Enti ed Istituzioni, a partire dalle forze di polizia a competenza generale: Questura Comando Provinciale dei Carabinieri di Ravenna, supportato dalle SOS (Squadre Operative di Supporto) del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia Romagna” e dalle API (Aliquote di Primo Intervento), Comando Provinciale Carabinieri di Bologna team di negoziatori dei Carabinieri di Ravenna, Forlì e Bologna, 13° Nucleo Elicotteri Carabinieri (NEC) di Forlì, Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, il Reparto Operativo Aeronavale (ROAN), Capitaneria di Porto, Polizia Stradale, Polizia Locale e Provinciale, Vigili del Fuoco e 118. 

L’attività

L’attività è stata finalizzata a gestire e risolvere un ipotetico scenario critico verificatosi, senza alcun preavviso, presso il Distretto Eni: una manifestazione pacifica all’ingresso dell’impianto, nel corso della quale è subentrata una frangia di infiltrati ostili. Questi ultimi, riuscendo a eludere il presidio della vigilanza privata posta all’ingresso, hanno fatto irruzione nel Centro Direzionale; alcuni di essi, poi, si sono arrampicati su un traliccio, affiggendo degli striscioni e rifiutandosi di scendere; altri, invece, si sono barricati all’interno di una palazzina, dove hanno preso in ostaggio alcuni dipendenti. 

Oltre agli operatori della Polizia di Stato ed ai militari dell’Arma dei Carabinieri, impegnati a contenere i manifestanti all’ingresso, la gestione dell’emergenza all’interno dello stabilimento, in perfetto coordinamento con tutti gli attori presenti, ha visto l’impiego di un team di negoziatori, di Aliquote di Primo Intervento e Squadre Operative di Supporto che costituiscono le organizzazioni ad alta affidabilità dell’Arma dei Carabinieri (High Reliability Organizations), le quali hanno operato sotto 

la supervisione degli operatori del G.I.S. (Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri) per le delicate fasi di negoziazione, liberazione degli ostaggi e bonifica del sito. 

Durante le fasi più concitate, è stata attuata l’evacuazione di tutto il personale Eni presente nello stabilimento, concentrato in un punto di raccolta prestabilito, monitorato da personale delle Forze di Polizia. 

L’intera area, grazie al determinante supporto della Polizia Locale, è stata interdetta per consentire il corretto e sicuro svolgimento dell’attività. 

Simultaneamente, è altresì scattato il piano per la gestione delle emergenze in porto, con l’innalzamento delle misure di sicurezza degli impianti presenti e con l’impiego di mezzi nautici della Capitaneria di Porto e del ROAN della Guardia di Finanza, utilizzati per la chiusura dello specchio acqueo prospicente la banchina dello stabilimento. 

L’intera attività è stata coordinata dal Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e Sicurezza Pubblica, appositamente convocato presso la Prefettura, da dove sono state seguite le varie fasi dell’attività (grazie alla remotizzazione delle immagini girate anche con l’elicottero e il drone dei Carabinieri), condividendo le disposizioni e le decisioni sulla gestione della crisi con il posto di comando avanzato istituito in loco. 

Fondamentale per il successo dell’esercitazione è stato il contributo di Eni e della sua struttura di Security, che hanno collaborato in modo sinergico con le forze dell’ordine durante tutte le fasi, sia organizzative che operative, nell’ambito di un modello di sicurezza partecipata tra pubblico e privato. 

Gli obiettivi

Obiettivi dell’esercitazione preparata nei minimi dettagli nelle scorse settimane secondo una pianificazione condivisa tra tutti i partecipanti sono stati: testare l’efficacia e rapidità di attivazione delle procedure per la gestione delle emergenze, mantenere alti i livelli di preparazione del personale e garantire il necessario coordinamento tra forze di polizia, gli enti istituzionali, i soggetti pubblici e privati coinvolti. 

L’attività svolta rappresenta un esempio concreto di cooperazione efficace tra le Istituzioni Pubbliche e un Ente di rilevanza strategica Nazionale come l’Eni per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza aziendale, rafforzando la capacità di risposta a situazioni di emergenza complesse. 

“L’esercitazione svolta oggi presso il Distretto Centro Settentrionale Eni di Marina di Ravenna – ha dichiarato il Prefetto Castrese De Rosa – ha confermato l’efficacia della collaborazione tra tutti i soggetti che devono intervenire in caso di emergenze complesse come quella che abbiamo testato. Abbiamo verificato, la rapidità delle procedure di intervento e il coordinamento tra pubblico e privato. Un ringraziamento particolare va a Eni per aver collaborato fattivamente al buon esito dell’esercitazione. Questo evento rafforza la nostra capacità di rispondere tempestivamente a situazioni critiche, garantendo la sicurezza delle infrastrutture e dell’ intera collettività”.

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