Escrementi di cane contro l’antenna della discordia al parco Montessori a Ravenna. «La nostra è una protesta civile»

Oltre la rete della piccola area recintata, vengono gettati anche rifiuti di vario tipo. Alcuni cittadini spiegano che è un modo per dire no ai poteri forti che hanno imposto l’obbrobrio in un parco molto amato e frequentato.

In molti a Ravenna la ricorderanno come l’antenna della discordia, quella costruita l’estate scorsa al parco Montessori di via Lanzoni, tra via Cilla e via San Gaetanino. Malgrado la sollevazione di un agguerrito gruppo di cittadini del quartiere, la petizione, le proteste, una denuncia alla Procura della Repubblica e la mobilitazione di alcuni consiglieri comunali e di alcune personalità di spicco fra cui il maestro Riccardo Muti e la moglie Cristina Mazzavillani, alla fine il colosso della telefonia, Wind, ha da tempo portato a termine i lavori.

La protesta dei cittadini

A riflettori spenti, come si è ‘integrata’ oggi l’antenna di telefonia mobile 5G alta 30 metri con il parco e il quartiere? Male, e non solo perché è un evidente obbrobrio dal punto di vista estetico, come d’altra parte sono un po’ tutte le antenne di questo tipo, ma in quanto la piccola area recintata che la contiene è continuamente piena di escrementi del cane oltre che di rifiuti di vario tipo. Basta fare un giro di persona per rendersene conto. Una casualità? Non proprio e a rivelarlo sono alcuni residenti (ndr, non rappresentativi di tutti i residenti del quartiere), che pur preferendo restare anonimi, hanno segnalato la cosa.

«La nostra è una protesta civile, silenziosa – affermano – per dire, senza mezzi termini, che quella è proprio un’antenna di merda che ha deturpato irrimediabilmente il nostro amato parco. Al di là degli aspetti ambientali e dei rischi per la salute, l’antenna ha compromesso irrimediabilmente la vista del nostro parco a due passi dal centro storico. Noi cittadini ravennati siamo sempre stati dipinti come educati e rispettosi, un gesto di questo tipo è significativo del senso di impotenza contro i poteri forti. L’amministrazione comunale, d’altra parte, ha chiuso subito il discorso nei mesi scorsi senza consentire un reale dialogo, e senza neppure mai prendere in considerazione le nostre richieste di trovare un’area più idonea per l’antenna».

Fino all’estate scorsa, al parco pubblico Montessori i bambini si ritrovavano spesso per giocare a calcio, fare la merenda, seguire laboratori e festeggiare i compleanni, mentre gli adulti di incontravano abitualmente per socializzare e rilassarsi all’aria aperta, e per raccogliere anche i tanto amati gelsi per realizzare golose confetture. L’antenna costruita ha avuto un impatto forte su tutto questo.

(Dopo la segnalazione dei cittadini, l’area recintata dell’antenna è stata completamente ripulita. Inoltre i residenti hanno presentato un esposto in Procura, già presentato anche da La Pigna).

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