Entra nel vivo nel 2024 l’eliminazione del cimitero delle navi di Ravenna

L'autorità portuale ha esposto le prime cifre per i lavori, sono circa 7,65 milioni per lo smantellamento della Orenburgazzprom

La nave VomvGaz © Sofia Nardacchione

Si trova a Ravenna fra il Canale Candiano e la piallassa Piomboni il “cimitero delle navi”, una zona abbandonata con le carcasse di tre navi di circa quindici anni fa. Si chiamano Orenburg Gazprom, Nikolaev e Vomvgaz, sono navi fluvio marittime, russe e ucraine. O meglio, di proprietà di Gazprom e successivamente vendute in seguito a società ucraine. Lo smantellamento dell’area entrerà nel vivo nel 2024 con una spesa di circa 13 milioni di euro, per il progetto e le macchine operative per la demolizione sul posto.

L’autorità portuale ha esposto le prime cifre per i lavori, sono circa 7,65 milioni per lo smantellamento della Orenburgazzprom, si procederà alla sua rimozione a seguito del bando fra febbraio e marzo. Parte dei fondi necessari saranno attinti dalle casse del porto, parte coperti da fondi ministeriali. Nel 2026, secondo i piani, sarà la volta della seconda motonave, la Nikolaev.

Ma non solo un capitale materiale, ma anche un capitale umano, infatti come le navi vengono abbandonate anche il loro equipaggio fa la stessa fine, senza stipendio e tutele, finiscono nell’oblio.

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