La Regione autorizza la raccolta di legname nei fiumi da parte dei privati. Ecco tutte le info

Per un quantitativo non superiore a 250 quintali annui, si potrà raccogliere solo legna già sradicata. Come ricevere le autorizzazioni

La Regione Emilia-Romagna ha autorizzato anche per il 2024 la raccolta del legname caduto negli alvei dei fiumi o trasportato sulle sponde anche da parte dei privati. Infatti, sono ormai sempre più frequenti eccezionali eventi atmosferici che determinano la piena nei corsi d’acqua, portando vegetazione che può aggravare il rischio idraulico. Ecco tutte le informazioni sulla raccolta di legname nei fiumi.

La Regione-Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile non dispone delle risorse necessarie per rimuove costantemente tali materiali dai bacini fluviali ed è necessario assicurare ogni utile e possibile contributo alla riduzione del rischio idraulico, per la tutela dell’incolumità e della salvaguardia delle persone e delle cose. Per tale motivo ha autorizzato i privati alla raccolta del legname.

I limiti alla raccolta di legname nei fiumi

Il prelievo deve riguardare legna già sradicata (è escluso il taglio di piante morte, secche o deperienti in piedi o adagiate, ma ancora radicate) per un quantitativo non superiore a 250 quintali annui, e deve essere finalizzato all’autoconsumo senza fini di lucro. Per l’accesso dovranno essere utilizzate le piste e strade esistenti e non dovrà essere assolutamente alterato lo stato dei luoghi.

Come ottenere l’autorizzazione

Per l’autorizzazione alla raccolta del legname è sufficiente mandare una semplice comunicazione scritta alla sede dell’Ufficio Territoriale competente e per conoscenza al Comune territorialmente interessato. La modulistica e i recapiti dei singoli territori cui mandare la comunicazione è disponibile all’indirizzo link.

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