Due spettacoli per la rassegna “Teatri d’Inverno”: “Letizia va alla guerra” e “Zio Vanja”

In scena al Teatro Goldoni di Bagnacavallo martedì 12 dicembre alle 21 con "Letizia va alla guerra" e mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre alle 21, Zio Vanja

Tre grandi donne, due guer­re mondiali, un sottile fil rouge a unirle: uno stesso nome, un unico destino. “Letizia va alla guerra. La suora, la sposa, la puttana“, spettacolo scritto e interpretato da Agnese Fallongo insieme all’accompagnamento musicale dal vivo di Tiziano Caputo, in scena al Teatro Goldoni di Bagnacavallo martedì 12 dicembre alle 21 per la rassegna Teatri d’Inverno – sguardi sulla drammaturgia contemporanea, è un racconto tragicomico, di tenerezza e verità. Un omaggio alle vite pre­ziose di persone “comuni”, che, pur senza esserne pro­tagoniste, hanno fatto la Storia. mentre mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre alle 21, Zio Vanja nella rilettura registica di Leonardo Lidi, seconda tappa, dopo Il Gabbiano, del suo progetto dedicato ad Anton Čechov.

“Letizia va alla guerra. La suora, la sposa, la puttana”

Tre don­ne del popolo, irrimediabil­mente travolte dalla guerra nel loro quotidiano, che si ritroveranno a sconvolgere le proprie vite e a compiere, in nome dell’amore, piccoli grandi atti di coraggio. La pièce, ideata e diretta da Adriano Evangelisti, è prodotta dal Teatro de Gli Incamminati e, dopo la rappresentazione a Bagnacavallo, replicherà al Teatro Piccolo di Forlì mercoledì 13 dicembre alle ore 21.

La prima Letizia è una giovane sposa, partita dalla Sicilia per il fronte carnico duran­te la Prima Guerra Mondia­le, nella speranza di ritro­vare suo marito Michele.

La seconda Letizia, invece, è un’orfanella cresciuta a Littoria (Latina) dalle suo­re e riconosciuta dalla zia solo dopo aver raggiunto la maggiore età. Giungerà a Roma in concomitanza con l’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mon­diale.

Infine Suor Letizia, un’anziana sorella dalle origini venete e dai modi bruschi che, presi i voti in tarda età, si rivelerà essere il sorprendente trait d’u­nion dei destini di queste donne tanto lontane quanto unite.

Impreziosito da musiche e canzoni popolari eseguite dal vivo, prende vita un brillante, triplo “soliloquio dialogato”, che, pur nel suo retrogusto amaro, saprà accompagnare lo spettatore in un viaggio ironico e scanzonato. Uno spettacolo delicato che racconta uno spaccato drammatico della storia d’Italia capace, tuttavia, di alternare momenti di pura comicità ad attimi di commozione, in un susseguirsi di situazioni dal ritmo incalzante in cui spesso una lacrima lascia il posto al sorriso.

Info e prenotazioni

Biglietti: 10 euro (intero), 5 euro (ridotto per under 29). Diritto di prevendita: 1 euro.

Prevendite: da lunedì 11 dicembre dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Goldoni.

Prenotazioni telefoniche (0545 64330): nei giorni di prevendita dalle ore 11 alle ore 13.

Biglietti online: Vivaticket – Info: 0545 64330 e www.accademiaperduta.it

Zio Vanja

Dopo il debutto, nell’estate del 2023, al Festival dei Due Mondi di Spoleto giunge al Teatro Goldoni di Bagnacavallo, mercoledì 13 e giovedì 14 dicembre alle 21, Zio Vanja nella rilettura registica di Leonardo Lidi, seconda tappa, dopo Il Gabbiano, del suo progetto dedicato ad Anton Čechov. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria in co-produzione con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, è interpretato da un numeroso e importante cast: Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Mario Pirrello, Tino Rossi, Giuliana Vigogna e Massimiliano Speziani, quest’ultimo “di casa” a Bagnacavallo per le tante iniziative culturali curate insieme a Renata M. Molinari per La Bottega dello Sguardo di cui è vicepresidente.

Gli interpreti dello spettacolo incontreranno il pubblico al Ridotto del Teatro Goldoni, giovedì 14 dicembre alle ore 18. L’ingresso all’Incontro, condotto e moderato dal poeta e scrittore Paolo Gambi, è gratuito.

Dopo le rappresentazioni a Bagnacavallo, lo spettacolo replicherà al Teatro Diego Fabbri di Forlì venerdì 15 e sabato 16 dicembre alle ore 21 e domenica 17 dicembre alle ore 16.

Sinossi

Scritta e ambientata nel 1890 (ma potrebbe essere oggi), la commedia intreccia temi ricorrenti nelle opere maggiori di Čechov, basta guardare i personaggi: Zio Vanja amministra la tenuta del professor Serebrjakov, dove vive con la madre e con Sonja, figlia di primo letto del professore.

Zio e nipote vivono una vita di lavoro e di affetti silenziosi e rinuncia alle speranze segrete. Quando il professore arriva con la sua seconda moglie Elena, la vita di campagna viene turbata: emergono le frustrazioni di Elena, delusa dalla vanità presuntuosa del marito, ma decisa a non rispondere all’amore di Vanja e al corteggiamento del dottor Atrov, di cui è segretamente innamorata Sonja.

All’amarezza delle illusioni (di Sonja, di Elena, di Vanja, del dottore) si accompagna una riflessione di fondo sul senso della vita degli individui e sulle trasformazioni sociali (e anche sul rapporto fra uomo e natura). Quando Elena e il professore torneranno alla loro vita cittadina, ai più consapevoli Vanja, Sonja e Astrov, ecologista profetico, non resterà che tornare al silenzio operoso e rassegnato della loro solitudine.

Info e prenortazioni

Biglietti: da 18 a 28 euro. Diritto di prevendita: 1 euro.

Prevendite: da martedì 12 dicembre dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Goldoni.

Prenotazioni telefoniche (0545 64330): nei giorni di prevendita dalle ore 11 alle ore 13.

Biglietti online: Vivaticket

Info: 0545 64330 e www.accademiaperduta.it

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