Due giorni di sciopero alla Comecer di Castel Bolognese, con presidio dei lavoratori davanti la sede

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil: due giorni di sciopero, con presidio dei lavoratori e delle lavoratrici alla Comecer di Castel Bolognese

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil territoriali hanno indetto due giornate di sciopero nell’azienda Comecer di Castel Bolognese. Mercoledì 1 e lunedì 6 febbraio, sono previsti picchetti davanti alla sede dell’azienda che conta circa 300 dipendenti.

 

 

Le decisione delle sigle sindacali è giunta dopo un incontro, tenutosi insieme alla Rsu aziendale lo scorso 26 gennaio, con la Direzione di Comecer Spa al fine di definire gli ultimi dettagli per l’introduzione di un meccanismo di Premio di risultato. “Nell’occasione – spiegano i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm – l’azienda ci ha comunicato in maniera inaspettata che non ci sono le condizioni per continuare la discussione sul Premio, adducendo risultati economici sotto le attese e decretando, di fatto, l’interruzione delle trattative. Nel mese di agosto scorso, in occasione della firma del primo storico accordo integrativo che introduceva importanti novità sulla parte normativa, la Direzione, al pari delle organizzazioni sindacali, si era presa l’impegno scritto di introdurre entro il mese di novembre 2022, un meccanismo di Premio di risultato secondo i criteri individuati dalla Legge e dal contratto collettivo nazionale di lavoro.

Si sono susseguite richieste di rinvii da parte aziendale, che abbiamo assecondato, convinti che alla fine avremmo trovato una soluzione positiva sul Premio, invece l’azienda ha fatto marcia indietro, non rispettando gli accordi e rompendo la trattativa in corso. Questo atteggiamento della azienda ci ha sorpreso e amareggiato. La proprietà di Comecer, ATS Group Canadese, ha oggettivamente disconosciuto il lavoro fatto e la valenza della Rsu, ritenendo la contrattazione e la concertazione tra azienda e lavoratori come strumenti non percorribili. Non si riconosce ai lavoratori il diritto di essere sindacalmente rappresentati come previsto dalla Legge e dal Contratto, una totale mancanza di rispetto nei confronti dei propri dipendenti”. Pertanto, i sindacati e la Rsu aziendale, convocati i lavoratori e le lavoratrici in assemblea il giorno 27 gennaio, proclamano lo stato di agitazione sindacale, unitamente a un pacchetto di 7,5 ore di sciopero. A tal fine, si prevede il blocco degli straordinari e l’astensione dal lavoro di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, per il turno pomeridiano di mercoledì 1 febbraio e lunedì 6 febbraio, con presidio davanti ai cancelli dell’azienda a partire dalle 12,15″.

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