Due casi penali giunti a Ravenna con la Geo Barents: false generalità e rientro dopo espulsione

La polizia ha proceduto al fermo di un uomo egiziano di 40 anni e alla denuncia a piede libero di un suo connazionale di 55 anni

Controlli attenti e intensi da parte della polizia di Ravenna in occasione dell’arrivo della Geo Barents con 336 migranti a bordo. Durante le operazioni di riconoscimento tenutesi al Pala de Andrè, la polizia ha proceduto al fermo di un uomo egiziano di 40 anni e alla denuncia a piede libero di un suo connazionale di 55 anni per aver fornito false generalità rispetto ad un precedente passaggio nel 2008.

Il 40enne, che aveva già provato a rientrare su suolo Italiano nel 2021, con respingimento della questura di Agrigento, ha tentato nuovamente l’ingresso fornendo false generalità. Dopo una notte in stato di fermo, in una cella di sicurezza della questura così come disposto dal pm di turno Stefano Stargiotti, l’uomo è stato condotto in tribunale dove è stato dichiarato in arresto, per ingresso illegale in Italia dopo espulsione. Adesso il 40enne, è in obbligo di dimora sul territorio provinciale accompagnato dall’obbligo quotidiano di firma in questura e dal nulla osta all’espulsione. Il processo è infine stato fissato per il 15 di aprile.

Nel complesso, escludendo i due casi appena comunicati, lo sbarco, l’accoglienza e la divisione del massiccio numero di migranti che hanno raggiunto il porto di Ravenna con la Geo Barents, ha dimostrare, ancora una volta, il successo della macchina organizzativa Ravennate che con precisione, solidarietà e controllo, ha nuovamente assistito questa gente in cerca di asilo.

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