Cubomeduse avvistate nelle acque di Marina di Ravenna. Punture urticanti ma non mortali

"Cugine" di quelle australiane, che possono essere anche mortali, sono ormai sempre più presenti nel mar Adriatico. In caso di puntare, lavare la ferita con aceto

Avvistati a Marina di Ravenna alcuni esemplari di Cubomeduse, nota anche come medusa scatola. Così questa mattina, sulla pagina Facebook di Emilia Romagna Meteo è stata pubblicata una foto-segnalazione con questo commento: «È una medusa trasparente di piccole dimensioni dotata di quattro lunghi tentacoli… Originaria dell’Australia e dell’Oceano Indiano (ndr, si è poi diffusa in altre parti del mondo anche se con specie diverse e meno pericolose). In queste aree può essere fatale il contatto, da noi gli esemplari presenti risultano decisamente meno pericolosi, infatti non sono letali, ma il contatto può essere molto doloroso. In caso di puntura è consigliato lavare la ferita con abbondante aceto per 30 secondi».

Niente allarmismo: non sono mortali, anche se le loro punture sono urticanti

Poco dopo, però, i responsabili della pagina Facebook hanno deciso di togliere il post che, benché veritiero nei contenuti, stava scatenando polemiche a non finire. «Il nostro è uno spazio di informazione e approfondimento – affermano i curatori della pagina Emilia Romagna Meteo –, da cui non ricaviamo alcun guadagno. Tante volte, abbiamo lasciato che da alcuni post con foto e video scaturissero infuocate discussioni, questa volta non ce la siamo sentita e abbiamo eliminato il post». Come sempre, infatti, c’è chi scrive di tutto, che si crea allarmismo, che si cerca di ‘affossare’ il turismo e quant’altro. A ogni modo, non è la prima volta che, nelle acque del mar Adriatico, fanno capolino le Cubomeduse che – anzi – secondo gli esperti, sono ormai presenti da anni e non hanno nulla a che vedere con le pericolose ‘cugine’ australiane. Ciò non toglie che il loro avvistamento, per i bagnanti poco avvezzi, sia ancora motivo di sorpresa.

Foto: OmniaLive

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