23 Nov 2024 15:15 - Cultura e Spettacoli
Conto alla rovescia per l’apertura di Palazzo Guiccioli. Uno sguardo in anteprima alle collezioni
Dopo una lunga attesa è stata definitivamente fissata la data di inaugurazione che sarà venerdì 29 novembre 2024 seguono visite guidate nelle giornate di sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre
di Redazione
Una sbirciatina in anteprima alle nuova collezioni di Palazzo Guiccioli che oggi ha aperto i battenti per una conferenza stampa e mostrare in anteprima i tesori nascosti nel nuovo edificio.
Dopo una lunga attesa è stata definitivamente fissata la data di inaugurazione che sarà venerdì 29 novembre 2024 seguono visite guidate nelle giornate di sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre con l’apertura libera ad iscrizione dei visitatori.
Il museo
Il museo narra attraverso le sue parole, ambientate nell’atmosfera ricreata dell’epoca, la figura del poeta, viaggiatore in Europa e in Oriente, dell’uomo alla moda che adattò o piegò la sua vita ad un ideale poetico e poi ad una missione politica.
Le 24 sale del complesso di Palazzo Guiccioli, disposte su due piani, che costituiscono il Museo sono quasi completate per quanto riguarda le esposizioni e l’animazione che ricostruisce gli ambienti dell’epoca grazie ad una sorprendente e avvolgente realtà aumentata. Sono in fase di conclusione e fruibili a breve anche la caratteristica ‘Taverna Byron’, ricavata nelle cantine di Palazzo Guiccioli, il negozio con le collezioni di ricordi e oggetti preziosi e commerciali su Byron ed il Risorgimento.
Byron e il rapporto con Ravenna
Il capitolo del soggiorno ravennate di Byron è da sempre considerato uno dei momenti peculiari della biografia del grande poeta inglese. La sua relazione con Teresa Gamba, la giovane sposa di Alessandro Guiccioli, iniziata a Venezia nel 1819, ha costituito e rappresentato nell’immaginario collettivo e nella letteratura mondiale l’essenza stessa dell’amore romantico.
Un amore passionale e una esperienza di vita raccontati attraverso le opere e i ricordi da Teresa conservati, ora esposti nelle stanze di Palazzo Guiccioli e narrati da apparati multimediali. Il museo è letterario: narra la figura del poeta geniale, viaggiatore in Europa e in Oriente dell’eroe “fatale”, del «dandy scontroso», dell’uomo alla moda che adattò e piegò la sua vita ad un ideale poetico, divenendo egli stesso prototipo per la società dell’epoca.
Di qui la nascita del mito dell’eroe romantico, melanconico e solo, ribelle alla società e alle convenzioni, che a Ravenna giunge alla pienezza della propria espressione poetica (vi compose Don Juan, Marino Faliero, Sardanapalus, The Two Foscari, The Prophecy of Dante) e alla compiuta estetizzazione della sua vita che, pur condotta al limite della stravaganza snob, conosce la passione della lotta politica coltivando quegli ideali di libertà morale e civile che lo porteranno a simpatizzare, a lottare e a morire per l’indipendenza dell’Italia e della Grecia. L’ esposizione museale evoca e testimonia la memorabile presenza in Palazzo Guiccioli di un poeta–simbolo del romanticismo, icona dell’Ottocento letterario europeo, considerato da Goethe, “il massimo genio poetico del suo secolo”.
Un viaggio nel risorgimento
La collezione del Risorgimento ravennate è formata dalla Collezione Risorgimentale Classense, originata dalle donazioni di privati cittadini, a cui si sono aggiunte la Collezione Mario Guerrini, donata come lascito testamentario al Comune di Ravenna nel 2002, e la raccolta risorgimentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
Dipinti, sculture, incisioni, fotografie, armi, divise, manifesti, medaglie e cimeli vari, carteggi e una consistente raccolta di bandi, editti, proclami e di altri materiali a stampa offrono, all’interno delle sale collocate al piano nobile di Palazzo Guiccioli, un percorso espositivo cronologico e tematico, uno sguardo che dalle grandi correnti di pensiero che attraversano l’Europa si addentra nel tessuto sociale ravennate, nelle condizioni di vita delle guerre risorgimentali, nel dinamico calarsi delle idee nella realtà quotidiana al tempo del Risorgimento.
Accanto alle esposizioni, una narrazione multimediale immersiva offre un fecondo sguardo d’insieme sul periodo della storia italiana e ravennate compreso tra gli anni napoleonici e la fine dell’Ottocento. L’ambizione espositiva e allestitiva vuole instaurare con il visitatore una più diretta e feconda comunicazione nella riscoperta di un Risorgimento da fruire come laboratorio di conoscenza, di ricerca, di studio ma anche come godibile ed affascinante avventura intellettuale e civile.
Spazio alle bambole
Inoltre Palazzo Guiccioli include anche il Museo delle Bambole – Collezione Graziella Gardini Pasini, per fare un tuffo nell’infanzia del passato fra i giochi del primo Ottocento fino agli anni Cinquanta del Novecento. In parte ereditata da Graziella Gardini Pasini (per anni presidente dell’Accademia di Belle Arti) e in parte arricchita grazie a donazioni, ricerche, viaggi e acquisti, la collezione è collocata nella più recente ala del palazzo. Sono circa duemila gli esemplari esposti, nei materiali più svariati – porcellana, stoffa, celluloide, panno, cartapesta… – e di note firme; non mancano guardaroba, arredi, accessori, sezioni dedicate alla scuola e ai corredi dei neonati e una ricca biblioteca.
Biglietti e orari
Biglietto unico musei: intero 10 euro, ridotto 8 euro, ridotto giovani (fino a 26 anni) 5 euro, ragazzi (fino a 11 anni) omaggio.
Prevendite: biglietteria Palazzo Guiccioli, online www.palazzoguiccioli.it e circuito vivaticket.
Orari musei: dalle 10 alle 18. Giorno di chiusura: lunedì
Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre ingresso gratuito (fino esaurimento posti disponibili): prenotazione obbligatoria sul sito www.palazzoguiccioli.it a partire dalle ore 10 di lunedì 25 novembre.