11 Set 2023 17:09 - Politica
Il fetore è nell’aria. Continuano i disagi a Mezzano dopo l’incendio dei rifiuti
Ancisi: «Chiediamo delle spiegazioni da presentare alla popolazione di Mezzano e una bonifica dell'aria»
di Redazione
Era terminata ufficialmente domenica 9 luglio scorso la rimozione dei rifiuti alluvionali dalla discarica in cui erano stati assurdamente collocati, interna al centro abitato di Mezzano, devastata poi da alcuni incendi. Nel giro di un mese e mezzo, vi erano sorte montagne di spazzatura di ogni genere, che Hera stessa, titolare di questo servizio pubblico, ha calcolato di oltre 100 mila tonnellate solo in Romagna. Gli abitanti avevano lamentato disagi a Mezzano acuti fetori e invasioni di insetti, che li avevano costretti a tapparsi in casa e a munirsi nuovamente di mascherine, nondimeno patendo anche infiammazioni all’apparato respiratorio.
L’allontanamento dei rifiuti sarebbe stata la fine di un incubo intollerabile, se non fosse che da allora ondate di puzza di pesce marcio si riversano ininterrottamente, a seconda dei venti, sulle varie zone del paese ed anche oltre. Venerdì scorso le hanno odorate, per esempio, a Piangipane. Il giorno prima, due famiglie residenti a Mezzano, lato ovest, avevano contattato Lista per Ravenna deplorando “la puzza insopportabile che si presenta” e “di essere costretti, in giornate come questa, in cui le finestre si potrebbero tenere aperte, a sigillarci in casa e ad accendere l’aria condizionata”, ponendo infine la domanda: “Siamo sicuri che i rifiuti siano stati cavati tutti e sia stata bonificata l’area dell’incendio?”.
«Avendoli consigliati di rivolgersi alla presidente del Consiglio territoriale di Mezzano – spiega Alvaro Ancisi Capogruppo di Lista per Ravenna – per una prima immediata risposta, ne hanno ottenuto il seguente riscontro: “Purtroppo sono a conoscenza del problema puzza perché vivo a Mezzano anche io. I rifiuti sono stati portati via ormai da due mesi e il piazzale pulito, controllati tutti gli scoli e i fossi nelle vicinanze e tutti sono asciutti e puliti. Si sta cercando di trovare la causa e sembra davvero una cosa assurda, ma garantisco che sia Arpae che AUSL stanno lavorando per cercare la causa e ovviamente poi una soluzione al problema della puzza».
«A noi è sembrato inverosimile che un paese di 4.091 abitanti, per non dire dei dintorni, capoluogo di un Consiglio territoriale, dotato di un Comitato cittadino e di molteplici strumenti di partecipazione civica e sociale, subisca per mesi eroicamente miasmi micidiali e insalubri nel silenzio generale. – continua Ancisi – Se è vero che i rifiuti sono stati trasferiti (anche se totalmente solo a fine luglio), è del tutto evidente come la bonifica del territorio su cui hanno a lungo sostato sia stata se mai superficiale, potendosi dire compiuta solo quando ne siano state “ripulite”, previo riscontro delle fonti, anche le emissioni atmosferiche/odorifere, problema sia ambientale che sanitario, se è vero che, all’insaputa dell’informazione pubblica, se ne stanno occupando (da quando? come? con quali esiti parziali?) ARPAE e AUSL Romagna».
«È dunque doveroso che sia il sindaco ad attivarsi affinché la popolazione di Mezzano sia messa ufficialmente al corrente e coinvolta, – Conclude Ancisi – anche attraverso il proprio Consiglio territoriale, su come stanno effettivamente le cose e come si sta procedendo, e con quali prospettive, affinché, dopo quattro mesi infernali, l’aria che si respira in paese sia bonificata. In tal senso interrogo il sindaco sulla sua disponibilità».