La cooperazione è uno dei motori dell’economia romagnola, dall’agricoltura al sociale sono tanti i settori in cui questo modello rappresenta un’importante quota. Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d’Italia, nei giorni scorsi ha incontrato Confcooperative Romagna per un confronto sulla situazione economica locale, sulle criticità che stanno affrontando le cooperative in questo momento, sulle necessità delle imprese e sulle prospettive future.
Assieme al Presidente di Confcooperative Romagna Mauro Neri erano presenti i rappresentanti delle principali federazioni dell’organizzazione: agroalimentare, sociale, costruzioni, produzione lavoro, terzo settore, cultura…
«Mi è stato rappresentato come il reperimento di manodopera e di operatori specializzati sia una problematica trasversale a tanti settori – illustra Buonguerrieri – Il Governo Meloni ha ben presente il tema e vi sta lavorando, a partire dal decreto flussi, ascoltando le esigenze dei vari comparti produttivi. In Romagna il peso specifico della cooperazione nell’agroalimentare è rilevante. E il mondo agricolo ha, oltre la manodopera, un’altra grande preoccupazione: la siccità. Proprio il primo di marzo si è tenuto un tavolo sulla crisi idrica, presieduto dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – argomenta il parlamentare di FdI – E’ stata istituita una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali. La siccità è una emergenza e si sta cercando di affrontarla con decisione e con tutti gli strumenti necessari, accelerando i lavori essenziali per fronteggiare il fenomeno e sensibilizzando sull’uso responsabile della risorsa idrica. L’agricoltura sta già investendo nell’irrigazione di precisione, dimostrando grande attenzione verso la sostenibilità ambientale e lo fa anche diminuendo l’impiego di fitofarmaci. Ho raccolto le osservazioni e le richieste di Confcooperative Romagna su questi e altri temi, è stato un ampio confronto, interessante e utile, dove ad esempio ho potuto approfondire l’impegno delle cooperative sociali di tipo B per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate – conclude Alice Buonguerrieri – Mi adopererò per portare a Roma le istanze della cooperazione romagnola e ho ribadito la mia disponibilità al confronto e alla collaborazione».