Con il porta a porta in Bassa Romagna la differenziata passa dal 65 all’80% in pochi mesi

aumento della differenziata

Più che lusinghieri i primi risultati del porta a porta in Bassa Romagna, grazie alle numerose attività portate avanti da Hera e dall’Rti affidatario dei servizi in collaborazione con le Amministrazioni comunali, per migliorare la quantità e qualità della raccolta differenziata e favorire il coinvolgimento dei cittadini verso le buone pratiche ambientali.

La riorganizzazione del sistema di raccolta, insieme a un più elevato coinvolgimento e impegno richiesto a tutti (cittadini, amministrazioni e gestore), mira ad aumentare la raccolta differenziata, per recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, come organico, plastica, vetro, carta, che restano risorse preziose. Secondo quanto stabilito dal piano regionale dei rifiuti, l’obiettivo da raggiungere per la Bassa Romagna era il 79%, mentre la media dei nove Comuni anche dopo le prime parziali modifiche di servizio si attestava nel 2020 attorno al 65% .
La mappa dei risultati
Nei nove Comuni dell’Unione l’attivazione dei servizi di porta a porta misto o integrale, partiti dal 31 gennaio al 28 marzo 2022 a seconda della zona, interessando un totale di circa 40mila utenze, ha completato per la Bassa Romagna la fase di passaggio ai nuovi sistemi di raccolta stabiliti per il territorio dell’intero bacino della provincia di Ravenna e del cesenate.
Dopo pochi mesi dall’attivazione, i risultati conseguiti in termini di aumento della raccolta differenziata superano le attese e si attestano all’80%.
Questo ad oggi l’aumento della percentuale di raccolta distinta per Comune: dal 61% al 81% ad Alfonsine, dal 67% all’86% a Bagnacavallo, dal 59% al 72% a Bagnara di Romagna, dal 68% al 77% a Conselice, dal 65% al 78% a Cotignola, dal 68% all’85% a Fusignano, dal 62% al 78% a Lugo, dal 69% all’81% a Massa Lombarda e dal 68% al 77% a Sant’Agata Sul Santerno. Oltre all’aumento delle percentuali di raccolta differenziata si nota, rispetto agli anni precedenti, anche un calo della quantità di rifiuti , anche questo in linea con gli obiettivi regionali.
Le fasi della riorganizzazione e le azioni attivate
La modifica dei servizi è stata preceduta da un censimento delle utenze e dalla distribuzione a domicilio della attrezzatura necessaria per fruire dei nuovi servizi accompagnata da un’ampia campagna informativa, con lo scopo di coinvolgere, assieme alle amministrazioni, i cittadini, le associazioni economiche di categoria e quelle di consumo. Molti e diversificati gli interventi: dalle lettere ai cittadini e alle associazioni di categoria, alle assemblee pubbliche in presenza e virtuali, ai progetti specifici per le scuole, fino all’installazione di infopoint, alle attività informative a mezzo stampa e all’implementazione delle notifiche tramite App Rifiutologo.
Dopo l’avvio e le prime settimane di assestamento dei servizi domiciliari, si è registrato un aumento degli abbandoni di rifiuti (come avviene anche in altri territori in concomitanza dei primi mesi di avvio). Il fenomeno è stato prontamente contenuto con l’attivazione di mezzi dedicati (due vasche «volanti» disponibili sui percorsi critici), oltre all’invio di una lettera dedicata a tutti gli utenti che risultavano ancora sprovvisti delle dotazioni (kit di raccolta necessario per fruire correttamente dei servizi) e all’organizzazione di ulteriori 20 infopoint su tutto il territorio per la consegna agevolata dei kit e raccogliere eventuali segnalazioni. Importanti inoltre le attività di formazione, tra cui gli incontri con gli Urp dei Comuni e con il personale scolastico degli istituti del territorio.
Su richiesta dei Comuni è stata infine attivata anche la possibilità per le utenze domestiche – in caso di bisogno – di conferimento di organico e indifferenziato presso tutti i centri di raccolta, aperti tutti i giorni compresa la domenica mattina.
«I primi risultati del porta a porta nei nostri territori sono ottimi e in linea con le aspettative, c’è stata fin da subito da parte della cittadinanza una buona risposta rispetto alla modifica dei servizi – afferma soddisfatta la sindaca referente all’Ambiente dell’Unione Paola Pula -. Risposta che ci ha consentito di raggiungere tutti insieme un importantissimo risultato in termini di raccolta differenziata, con uno scatto rispetto al 2021 di circa 14 punti percentuali e che ci impegna nella soluzione delle criticità quotidiane che ancora registriamo. Un ringraziamento va ai cittadini e alle imprese della Bassa Romagna. Nonostante fosse già attivo da tempo il porta a porta in alcuni centri storici, nelle zone industriali e nel forese, con le attivazioni di quest’anno si è reso possibile il superamento dell’obiettivo imposto dal piano regionale. In maggio e giugno 2022 nei Comuni della Bassa Romagna la raccolta differenziata ha superato per la prima volta la soglia dell’80% (ferma da anni a poco più del 60%), con picchi dell’86% nei primi Comuni che l’hanno attivata. Occorre anche tenere presente che fino a metà maggio a Conselice, Cotignola, Massa Lombarda e Fusignano erano ancora presenti cassonetti. L’aumento quasi immediato della percentuale di raccolta consente di avviare il percorso verso l’introduzione della tariffa puntuale, che nella sua applicazione a regime permetterà di adottare tariffe di favore agli utenti virtuosi che ridurranno la quantità di rifiuto indifferenziato conferito: in sostanza, presto chi differenzierà meglio pagherà meno».
«Fino a qualche tempo fa un rifiuto ben gestito era semplicemente un rifiuto di cui ci si poteva sbarazzare nel modo più veloce e semplice possibile – afferma Andrea Bazzi, responsabile servizi ambientali Hera per l’area di Ravenna -. Oggi non è più solo così: i rifiuti per essere gestiti bene devono essere ben differenziati da tutti e avviati a recupero per quanto possibile, in modo da non disperdere risorse preziose (oltre a rientrare nei comportamenti sostenibili che contribuiscono a migliorare la qualità della vita e del territorio, è un obbligo di legge). Questo richiede un impegno maggiore da parte di coloro che sono chiamati a contribuire: sicuramente il gestore che deve organizzare le raccolte capillari sul territorio in modo puntuale e certo secondo le specifiche acquisite, ma anche tutti i cittadini a cui è richiesta consapevolezza e senso civico assieme ad alcune modifiche delle abitudini quotidiane. A fronte degli ottimi risultati conseguiti vorrei ringraziare, oltre alle amministrazioni che si sono spese insieme a Hera per guidare il cambiamento, innanzitutto i cittadini e le imprese che hanno dimostrato un’ottima risposta di sensibilità ambientale e maturità civica. L’impegno di Hera è sempre di tenere alta l’attenzione, per poter monitorare al meglio l’andamento del servizio e rispondere velocemente alle eventuali problematiche che dovessero proporsi per ridurre le criticità grazie alla continua verifica e dall’ascolto dei cittadini e delle istituzioni».
I canali di contatto Hera dedicati ai nuovi servizi

Per richieste specifiche o per chiarimenti sull’avvio dei nuovi servizi, contattare la mail dedicata, oppure, il numero del servizio clienti Hera 800 999 500 per le famiglie o 800 999 700 per le attività (numeri verdi gratuiti, attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18). Per informazioni e segnalazioni sono inoltre disponibili l’apposita sezione del sito https://www.gruppohera.it/assistenza/casa/ambiente/la-raccolta-nel-tuo-comune dove, selezionando il Comune di appartenenza, è possibile visualizzare e scaricare lettera informativa, planimetria di dettaglio, calendari, Faq (risposte alle domande più comuni) e l’app di Hera Il Rifiutologo, scaricabile gratuitamente su www.ilrifiutologo.it, grazie alla quale si possono verificare nel dettaglio tutte le vie interessate dal porta a porta con il relativo calendario.

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