Cinque prove per gli atleti di “Giocando senza Frontiere” che riparte dopo la pandemia

Il meeting riparte il 23 maggio, viene realizzato dal 2015, è rivolto ad atleti con disabilità e dedicato alla promozione dell’inclusione sociale attraverso lo sport, il gioco e la conoscenza reciproca.

Il 23 maggio torna Giocando Senza Frontiere presso il campo di atletica Marfoglia di Ravenna, dopo uno stop di 4 anni causato dalla pandemia di Covid. 

Il meeting, che viene realizzato dal 2015, è rivolto ad atleti con disabilità e dedicato alla promozione dell’inclusione sociale attraverso lo sport, il gioco e la conoscenza reciproca. L’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale La Pieve e dal Csi comitato di Ravenna ed è realizzata in piena collaborazione con le cooperative sociali e le società sportive del territorio. 

«Prima della sospensione dovuta al Covid – racconta Gabriella Zivanov della cooperativa La Pieve – a Giocando senza Frontiere partecipavano oltre 300 persone tra atleti e accompagnatori, provenienti da diverse realtà di Ravenna, Lugo, Faenza e altre città della nostra regione. L’obiettivo che sta alla base di questa iniziativa è quello di creare un’occasione di socializzazione attraverso lo sport per le persone con disabilità intellettivo-relazionali e, soprattutto, creare un momento di forte inclusione, dove le differenze vengono abbattute grazie all’entusiasmo che lo sport è in grado di generare».

Le prove in cui dovranno cimentarsi le atlete e gli atleti sono 5: velocità 25 metri, marcia 400 metri, percorso a squadre con passaggio di testimone, lancio del vortex e corsa delle carrozzine. L’intera manifestazione vedrà il supporto di numerosi volontari, tra cui una classe prima del Liceo scientifico sportivo di Ravenna, che oltre a dare un supporto tecnico allo svolgimento delle gare, sosterrà gli atleti incoraggiandoli a bordo pista.

«Con questo progetto non si vuole ambire a realizzare una manifestazione su larga scala paragonabile alle competizioni paralimpiche – continua Zivanov -. L’intento è di dare la possibilità a ragazzi e ragazze con disabilità di confrontarsi con altri attraverso lo sport, e di potersi mettere alla prova, mostrando ciò che sanno fare, a conclusione di un percorso di attività sportiva fatto con le cooperative sociali che li seguono».

Info

La partecipazione a Giocando Senza Frontiere da parte degli atleti è interamente gratuita. Una possibilità resa possibile grazie all’attenzione degli enti e delle imprese che credono nei valori del progetto e lo sostengono: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Farmacia Borgo Montone, Cooperativa Terzo Millennio, Linea Blu Volvo, Gemos, Proced, Mondialchimicart, Deco, Academy Mercurio, Pubblica Assistenza, Opera Santa Teresa del Bambino Gesù, Conad San Pancrazio, Forno Nonna Iride.

L’evento gode anche del patrocinio del Comune di Ravenna, CIP Regione Emilia Romagna, Solco Ravenna e FIDAL.

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