27 Set 2024 17:08 - Cultura e Spettacoli
‘Caterine’, ‘Galletti’ e ricamo Byzantina ars ricevono la Denominazione comunale di origine
Insieme ai biscotti tipici di novembre per Santa Caterina, riconosciuto anche il ricamo ispirato ai mosaici di Galla Placidia
di Redazione
Dopo i biscotti “Zùcaren”, due nuovi prodotti ricevono la Denominazione comunale di origine (De.C.O.), il riconoscimento istituito e concesso dall’Amministrazione comunale al fine di tutelare e valorizzare un prodotto tipico, una ricetta tradizionale, un’attività agroalimentare o un prodotto dell’artigianato in stretta correlazione col territorio e la sua comunità. La giunta ha approvato, con una delibera, l’iscrizione nel Registro De.C.O. del Comune di Ravenna dei biscotti “Caterine e galletti” (Galèt e la bambuzèna di Santa Caterina) e il ricamo Byzantina ars.
«Due nuovi prodotti – dichiara l’assessora al Commercio e all’Artigianato Annagiulia Randi – vanno ad arricchire il registro locale della Denominazione comunale, un importante riconoscimento volto a proteggere e a valorizzare la nostra tradizione culturale, artigianale e il nostro patrimonio agroalimentare. Chi realizzerà questi prodotti nel rispetto del disciplinare potrà quindi utilizzare il logo De.C.O».
Le Caterine e i Galletti e il ricamo Byzantina
Caterine e Galletti sono biscotti da forno a forma di bambola e galletto che variano per stile, dimensione e decorazione: dal semplice zucchero fino a una glassatura di cioccolato con zuccherini. È possibile trovarli nei forni della città in occasione della festa di Santa Caterina, che cade il 25 novembre.
Il ricamo Byzantina ars invece trae i colori dalle tessere dei mosaici ravennati e i soggetti dei disegni dai motivi geometrici e religiosi scolpiti sui capitelli e sulle transenne delle chiese di Ravenna. Il ricamo deve essere realizzato a mano su tessuto di puro lino utilizzando esclusivamente il punto erba per delimitare la cornice del disegno e il punto stuoia per la campitura del fondo. Anche i disegni sono prestabiliti dalla tradizione e conservati al Centro italiano femminile di Ravenna.