Casa delle Aie di Cervia, lievi danni, ma pronta per la riapertura

E' prevista per domani, giovedì 25 maggio, la ripresa dell'attività, il cui ingresso sarà da via Nullo Baldini. Preoccupazioni maggiori per l’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati

la casa delle aie
la casa delle aie

Una bella notizia: riapre nella serata di giovedì 25 maggio il Ristorante della Casa delle AIE. L’accesso al ristorante è da via Nullo Baldini (nel momento in cui viene scritto questo comunicato).

Un segnale di normale ripresa

Dopo la chiusura forzata dovuta alla situazione di emergenza per l’alluvione che ha colpito Cervia e la Romagna, c’è un segnale di ripresa e di graduale ritorno alla normalità.

Si riapre un ristorante che costituisce un punto di riferimento fondamentale per chi ama la convivialità e desidera degustare piatti che si rifanno alla tradizione gastronomica. romagnola.

È una bella notizia per i cervesi, per i clienti abituali di altre città, per i turisti e per i soci dell’Associazione Culturale Casa delle Aie.

L’edificio settecentesco in cui opera il ristorante è anche la sede dell’associazione che fa del recupero della storia, della cultura e delle tradizioni cervesi e romagnole la propria bandiera.

Lievi danni alla Casa delle Aie

Certo, l’alluvione che ha colpito Cervia e la Romagna ha lasciato il segno: danni lievi nello storico edificio e nel Teatrino della Casa delle AIE. Preoccupazioni maggiori per l’Orto Botanico dei Frutti Dimenticati gestito dall’associazione in prossimità delle AIE, che è stato completamente sommerso dall’acqua.

Si confida però in un rapido ritorno alla normalità e per riprendere le normali visite guidate estive, che rientrano nel programma di Luoghi d’Autore.

La Casa delle AIE è stata per secoli una “Casa al servizio della pineta” e dal 1790 fino alla Prima Guerra Mondiale, è stata una struttura indispensabile per la pineta e, in particolare, per la lavorazione delle pigne. La pineta circondava allora l’edificio settecentesco e la denominazione Casa delle AIE derivava dall’ampio piazzale che l’edificio aveva accanto, ripartito in aie, in ognuna delle quali si svolgeva un determinato tipo di lavoro. La lavorazione delle pigne era tesa all’estrazione dei pinoli, utilizzati non solo in cucina, nell’alimentazione, ma anche nell’industria dolciaria e farmaceutica.

Il progetto della Casa delle AIE si deve al grande architetto del Settecento  Camillo Morigia (1743-1795), che ha progettato nel 1780 la tomba di Dante a Ravenna e che  ha anche  progettato nel 1794 l’Oratorio San Lorenzo a Castiglione di Cervia.

L’orto botanico della Casa delle Aie

L’orto botanico dei Frutti Dimenticati  è stato inaugurato nel maggio del 2013 e costituisce un’importante risorsa culturale, didattica e turistica. L’Orto è stato realizzato dall’Associazione Culturale Casa delle Aie con la collaborazione del Comune di Cervia, riprendendo un’originaria proposta di Umberto Foschi  degli anni Sessanta.

In un’area di 1200 metri quadrati in prossimità delle Aie, concessa dal Comune, sono state messe a dimora alcune decine di “piante dimenticate”, presentate con cartellini che riproducono la denominazione in italiano e in dialetto. Tra le piante messe a dimora abbiamo: azzeruolo, noce, mirabolano, prugno, giuggiolo, alcune varietà di melo a cominciare dal melo cotogno, corbezzolo, fico nero, uva fragola, gelso bianco, pero volpino, ribes nero, ribes rosso, sorbo, nocciolo, melograno, nespolo, ulivo, mandorlo, pero volpino, pero lauro,e pero broccolino. È  una varietà di frutti che erano una volta diffusi nelle nostre campagne e che costituiscono un patrimonio di biodiversità da conservare e valorizzare.

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