11 Lug 2023 10:27 - Cronaca
Campus di Ravenna, domani un incontro di orientamento per i nuovi studenti
Domani, mercoledì 12 luglio dalle 12 alle 13 nella sede del Dipartimento di Beni Culturali, gli studenti interessati ad iscriversi a “Storia, Società e Culture del Mediterraneo” potranno partecipare all'incontro
di Redazione
A pochi giorni dalla proclamazione delle prime due studentesse laureate al termine del triennio iniziale di studi, è in programma nella mattinata di domani, mercoledì 12 luglio dalle 12 alle 13, nella sede del Dipartimento di Beni Culturali (via degli Ariani 1 a Ravenna), l’incontro di Orientamento per tutti gli studenti interessati ad iscriversi al Corso di Laurea Triennale “Storia, Società e Culture del Mediterraneo” dell’Università di Bologna Campus di Ravenna, di cui prende il via nell’anno accademico 2023-2024 il quarto anno. All’incontro è possibile partecipare di persona ma anche in modalità online, sempre iscrivendosi a questo link https://almaorienta.unibo.it/it/agenda/virtual-open-day-l-beni-culturali_lmcu-conservazione-restauro_l-societa-culture-mediterraneo-12-luglio-2023
Le iscrizioni al Corso saranno aperte dal 29 luglio a fine settembre; le lezioni del prossimo anno accademico inizieranno il 25 settembre.
Terminato il triennio “inaugurale”, che ha avuto complessivamente un centinaio di iscritti, il Corso coordinato dal professor Michele Marchi offre ai futuri iscritti molte conferme, ma anche qualche significativa novità: a partire proprio dal titolo del Corso stesso, che aggiunge la parola “Storia” (originariamente assente) proprio per sottolineare l’importanza della dimensione storico-politica per comprendere le dinamiche della complessità globale.
L’obbiettivo del percorso per studenti
Il percorso di studi offerto dal corso di laurea è particolarmente innovativo e trasversale. Gli studenti vengono preparati a conoscere il Mediterraneo sotto una vastità di punti di vista – storico, economico, culturale, istituzionale, ambientale, ma anche sotto il fondamentale aspetto della sicurezza – il che apre loro molteplici sbocchi per quanto riguarda sia la scelta della successiva Laurea Magistrale che soprattutto quella del settore in cui lavorare: dal settore pubblico all’impresa privata; dalla diplomazia, all’economia, alla storia. E proprio alla Storia delle migrazioni nel Mediterraneo nel Novecento è dedicato uno degli insegnamenti nuovi, certamente molto attuale; accanto al quale si svilupperanno anche approfondimenti sul rapporto fra il “Mare Nostrum” e le principali potenze mondiali, come Usa, Russia e Cina.
Fra le conferme del Corso, una delle più stimolanti per gli studenti è certamente il gran numero di attività extracurriculari in programma: nei primi tre anni quasi una cinquantina di incontri e seminari con ospiti italiani ed internazionali del mondo della politica, dell’impresa, della cultura, del giornalismo, aperti peraltro alla cittadinanza. Già ai primi di ottobre 2023, ad esempio, è in programma una interessantissima “due giorni” sul tema dei Balcani, che farà arrivare a Ravenna personalità di primissimo piamo.
Sono di primo piano anche i docenti del Corso, altra conferma importante che si arricchirà di ulteriori nomi. Fra questi l’ex parlamentare Alberto Pagani; l’ambasciatore Patrizio Fondi, che vanta grandi esperienze nel mondo mediorientale; nonché Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia dell’Unione Europea.
«Al termine del primo triennio, posso dire che il livello degli insegnamenti proposti dal Corso è davvero molto alto – sottolinea il professor Marchi –: adatto, del resto, a studenti che mi sembrano particolarmente convinti e motivati nella loro scelta. Proseguiremo su questa strada, sperando in un numero sempre maggiore di iscritti: e auspicando anche di poter ampliare gli spazi per la didattica a nostra disposizione. E di poter coinvolgere sempre più la città nelle nostre attività: perché sono convinto che ciò che facciamo sia un valore aggiunto anche per Ravenna, e ci piacerebbe in un futuro non lontano arricchire il panorama culturale e intellettuale della città con un centro di ricerca sul Mediterraneo allargato, con particolare attenzione ai temi della cooperazione internazionale, della sicurezza e della diplomazia culturale».