Cab Comprensorio Cervese: “La situazione è critica ma bisogna risollevarsi”

Le alluvioni hanno mandato sott’acqua 610 ettari di terreni, di fatto salvando decine di abitazioni, ma provocando danni incalcolabili. La Cooperativa agricola braccianti però non demorde, elegge il nuovo CdA e lavora già alla ricostruzione.

Il maltempo e le alluvioni che hanno flagellato la Romagna nelle scorse settimane non hanno risparmiato CAB Comprensorio Cervese. La situazione è drammatica ma la cooperativa agricola braccianti guarda avanti, riunita lo scorso – come da programma – per l’approvazione del bilancio 2022 e l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. “Un appuntamento voluto per dare ai soci e alle socie un segnale positivo, senza in alcun modo mancare di rispetto a chi, nella vita privata, ha subito danni importanti”, ha dichiarato in apertura dei lavori il presidente Andrea Caroti.

Ottimi risultati nel 2022

Nel 2022 il risultato di gestione ha superato i 630mila euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente, sostenuto in parte dal buon andamento di quasi tutte le colture in produzione, nonostante la grave siccità dei mesi estivi, e in parte dai prezzi di mercato, che hanno raggiunto quotazioni in alcuni casi ben superiori alla media degli ultimi anni. D’altra parte, ha aggiunto il direttore amministrativo Antonio Foschini, “l’impegno che tutti noi abbiamo messo per cercare di limitare l’aumento dei costi ha dato i suoi frutti, così come la sempre più stretta collaborazione con Coviro, cooperativa controllata specializzata nella commercializzazione di piantine da vivaio”.

Nella notte tra il 16 e il 17 maggio scorsi, il fiume Savio ha rotto l’argine allagando in modo più o meno persistente e grave 610 ettari di terreni, pari al 60% della superficie complessiva, con la perdita del 90% della produzione totale dei cereali a paglia, del 30% delle colture da seme, del 60% delle colture industriali e del 40% delle colture vivaistiche. “A questo vanno aggiunti i danni strutturali ai terreni, al momento incalcolabili, e i danni legati all’acqua rimasta per giorni nei campi e diventata salmastradopo essere entrata in contatto con quella delle saline di Cervia. Una perdita di fertilità che forse riusciremo a quantificare solamente nei prossimi mesi”, ha spiegato il direttore della CAB Paolo Rosetti.

L’intervento delle istituzioni

Nel suo intervento il sindaco di Cervia Massimo Medri ha ribadito l’impegno dell’amministrazione locale a far fronte al post emergenza e ottenere finanziamenti idonei a ripristinare il territorio e metterlo nuovamente in sicurezza.

Stefano Patrizi, responsabile Legacoop per il settore agroalimentare, ha sottolineato: “Le terre delle CAB nascono anche da bonifiche e per loro natura sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di fenomeno. Nel caso di CAB Comprensorio Cervese, l’allagamento dei terreni, con conseguenti danni strutturali, ha di fatto salvato decine di abitazioni. Una funzione utile ma aziendalmente devastante di cui la comunità dovrebbe riconoscere il valore vitale. Per loro, l’alternativa alla messa in sicurezza idrogeologica è il riconoscimento sistematico del rischio per i terreni”.

L’assemblea di venerdì si è chiusa con l’elezione del nuovo CdA, la conferma alla presidenza di Andrea Caroti e alla vice presidenza di Ivan Domeniconi.

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