Bandiera della pace rimossa dalla Casa delle Donne. Resistenza Popolare: «A chi fa paura?»

«La bandiera della pace non è simbolo di qualche partito politico, meno che mai di qualche gruppo antagonista».

Resistenza Popolare ha appreso con spavento la notizia della rimozione della bandiera della pace dalle finestre dei locali usata dalla Casa delle Donne.

«La bandiera della pace non è simbolo di qualche partito politico, meno che mai di qualche gruppo antagonista. Ha sventolato nelle occasioni più disparate in mano a persone dalle più diverse collocazioni politiche, non ultima la manifestazione di domenica scorsa ad Assisi, promossa da soggetti che molto difficilmente si potrebbero definire alternativi a questa nostra società. Sventolerà certamente, sempre ad Assisi, domenica prossima in mano a persone che hanno in testa idee molto diverse».

Bandiera della pace rimossa dalla Casa delle Donne

«Quelli di noi che hanno una certa età ricorderanno finestre e balconi tappezzate da bandiere della pace nell’imminenza dell’invasione dell’Iraq. Il fatto che un simbolo, fondamentalmente condivisibile da tutti, susciti, da parte dello stato, una reazione di quel tipo, ci allarma profondamente».

«Riteniamo quell’episodio un segno della direzione che stanno prendendo molte società dell’Occidente. Una direzione che porta a considerare la guerra come un elemento “normale” dei nostri tempi, una direzione che considera accettabile che, mentre vengono tagliati i fondi per la sanità e la scuola, si lanci un gigantesco programma di riarmo».

«In preparazione di una guerra, considerata da alcuni inevitabile, che veda la partecipazione attiva dell’Italia, è necessario conquistare i cuori e le menti dei cittadini per scongiurare eventuali proteste. E allora qualsiasi elemento che vada in senso contrario deve essere circoscritto e reso inoffensivo. Qualsiasi simbolo che ci ricordi cosa recita l’Art.11 della nostra Costituzione deve essere messo in mora. Anche una bandiera della pace».

«Al contrario a noi imbarazza l’esposizione della bandiera blu della Comunità Europea perché ci ricorda le parole guerrafondaie di una Von der Leyen o di un Borrell. Resistenza Popolare è un piccolo partito ma ritiene che i negoziati e la diplomazia siano l’unica via per evitare scontri armati tra soggetti antagonisti e questo principio ispira tutta la sua azione politica. Esprimiamo la più ampia solidarietà e vicinanza alla Casa dele Donne, ed a tutti i soggetti che la vivono, per il sopruso subito», conclude Resistenza Popolare.

Leggi anche: Esposito (FdI): «Ridare dignità all’edificio comunale in via Maggiore»

Dalla stessa categoria