Bagnacavallo: regolamento di conti per debiti di droga a colpi di pistola. Fermato un uomo

I fatti risalgono al 21 novembre scorso. Secondo quanto emerso dall'indagine, l'aggressore sarebbe un uomo albanese che lo aveva più volte minacciato di morte

I Carabinieri della Compagnia di Lugo, nel pomeriggio di ieri, 24 maggio, hanno fermato un cittadino albanese di 36 anni ritenuto il presunto responsabile dell’agguato con colpi di arma da fuoco, compiuto lo scorso mese di novembre nei confronti di un giovane di origine marocchina. Si tratterebbe di un regolamento di conti legato a debiti di droga.

I fatti

I carabinieri, la sera del 21 novembre 2023, su segnalazione del personale sanitario del 118, sono intervenuti a Bagnacavallo nell’abitazione di un giovane 21enne di origine marocchina che presentava un’evidente ferita dovuta aIl’esplosione di colpi d’arma da fuoco. La vittima era visibilmente sofferente ed era stata trasportata all’ospedale di Lugo per le cure.

Aaveva spiegato alle Forze dell’Ordine che, mentre si trovava in Vittorio Veneto a Bagnacavallo, nei pressi della biblioteca, improvvisamente, veniva avvicinato da un uomo che, a distanza ravvicinata, gli puntava una pistola e gli esplodeva tre colpi, uno di questi Io colpiva all’altezza del bacino. La ferita proyocava la caduta a terra della vittima che comunque riusciva ad alzarsi e a trovare riparo nella sua abitazione, non tanto distante dal luogo dell’evento.

Le indagini

I militari della Compagnia Carabinieri di Lugo, sul posto, accertata la gravità deII’episodio, oltre a procedere con i doverosi rilievi tecnici, hanno informato il Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Ravenna che, assunta la direzione delle indagini, conduceva tutte le fasi degli accertamenti al fine di far luce sulla grave vicenda. I Carabinieri, su indicazione del magistrato, hanno scandagliato la vita della vittima al fine di contestualizzare l’ambito criminale e comunque di far luce sul movente dell’azione criminale dell’autore dell’autore dell’agguato.

L’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza pubbliche e private raffrontate con il telefono in uso alla giovane vittima hanno permesso agli inquirenti di indirizzare ogni sforzo investigativo nel mondo degli stupefacenti e collocare tale agguato in un possibile regolamento di conti.

Le indagini hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda. Secondo quanto emerso, la vittima condurrebbe un’attività di spaccio e, non riuscendo a saldare un debito per l’acquisto di droga, sarebbe stato prima minacciato di morte e poi aggredito a colpi di pistola dall’altro uomo. Sulla base di questi elementi il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ravenna ha emesso una misura cautelare di custodia in carcere nei confronti del giovane albanese ritenuto responsabile di tale azione.

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