Autonomia differenziata: il Comitato referendario per l’abrogazione della legge Calderoli

Il comitato si è presentato alla città. «La Costituzione repubblicana del 1948 ha dichiarato, nel suo articolo n.5, che l’Italia è una Repubblica, una e indivisibile. Le autonomie locali di questa unità sono testimoni e custodi»

Il Comitato referendario per l’abrogazione della legge Calderoli sull’autonomia differenziata si è presentato alla città il 20 luglio, in Piazza dell’Unità d’Italia a Ravenna. La Piazza è stata scelta per il nome che porta, oltre che per essere nel cuore della città e a due passi dal Municipio.

«La Costituzione repubblicana del 1948 ha dichiarato, nel suo articolo n.5, che l’Italia è una Repubblica, una e indivisibile. Le autonomie locali di questa unità sono testimoni e custodi». Le ragioni del referendum sono state brevemente illustrate da Manuela Trancossi, Renzo Savini, Roberta Cappelli, Maria Paola Patuelli, Carlo Sama, Andrea Marchetti.

Autonomia Differenziata

«L’Autonomia Differenziata della legge Calderoli lede invece l’unità e aggrava le disuguaglianze fra le regioni, che più di settanta anni di storia repubblicana non hanno risolto. Grandi sarebbero i danni sia per il Sud che per il Nord, per il probabile indebolimento degli interventi a difesa dell’ambiente, per l’impoverimento dei diritti di chi lavora, variabili da regione a regione, per il trasferimento del welfare universalistico in mano ai privati, più di quanto già ora da tempo accade, istruzione scolastica compresa, per politiche economiche legate a presunti interessi regionali, mentre i mercati, europeo e mondiale, richiedono forte coesione e comune programmazione».

Il Comitato referendario è stato promosso da molte associazioni de La Via Maestra – CDC, Comitati Costituzione di Bagnacavallo, Faenza, Ravenna, Libertà e Giustizia, LIBERA, Salviamo la Costituzione, Comitati NO AD, UDI Ravenna, La tenda della Pace di Bagnacavallo, Over All di Faenza – da CGIL, ANPI, ARCI, UIL e il contributo di altre associazioni, quali l’associazione Mazziniana e l’associazione L’altra Repubblica.

Al Comitato referendario hanno inoltre aderito quasi tutti i partiti di opposizione. Tutte le associazioni e i partiti contribuiranno in modo fattivo alla raccolta, con banchetti nei mercati, nelle numerose feste in corso o programmate e in ogni altra occasione pubblica.

Un primo momento importante per la raccolta firme sarà in occasione delle tante iniziative “pastasciutta antifascista” promosse dall’ANPI che si terranno il 24 e 25 luglio in varie località della provincia.

I firmatari

Accanto all’impegno di associazioni, sindacati, partiti, hanno aderito numerose personalità impegnate nel volontariato, nel mondo associativo e della cultura.

Martino Albonetti, docente, già Senatore della Repubblica; Luisa Babini, Associazione L’altra Repubblica, già Consigliera regionale; Antonella Bufano, psicologa; Alberto Giorgio Cassani, docente universitario Guido Ceroni, ANPI Ravenna; Ombretta Cortesi, Comitato in Difesa della Costituzione di Bagnacavallo; Nicoletta Guidobaldi, docente universitaria; Marinella Isacco, coordinatrice Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna.

Inoltre, Stefano Kegljevic, presidente Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, Marina Mannucci, giornalista e pubblicista, Sauro Mattarelli, storico, Alessandro Messina, Comitato per la difesa e la Valorizzazione della Costituzione di Faenza; Gianni Morelli, pubblicista; Paola Morigi, economista; Angelo Morini, Associazione Mazziniana.

E ancora Ivan Morini, vicepresidente Associazione Femminile Maschile Plurale; Piera Nobili, architetta, presidente Associazione Femminile Maschile Plurale; Francesco Pertegato, Libertà e Giustizia; Giovanna Piaia, presidente Associazione Dalla parte dei Minori; Antonella Piraccini, vicepresidente Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna; Elsa Signorino, già deputata della Repubblica; Serena Simoni, storica dell’arte; Silvano Tassinari, architetto; Nilde Tonini, ANPI Massa Lombarda.

Per aderire scrivere a info-ravenna@er.cgil.it

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