Automotive: più di 1300 autovetture sbarcano al terminal TCR. A breve la partenza per la Cina

Il presidente Sapir Riccardo Sabadini e TCR Giannantonio Mingozzi sottolineano come questo nuovo settore di attività amplia le opportunità commerciali ed il prestigio  dello scalo ravennate

Arrivano oggi, via mare, al terminal Tcr altre vetture del prestigioso marchio tedesco BMW destinate ai mercati dell’estremo oriente: si tratta, al momento, di circa 3000 unità di fascia alta che dovranno essere trasportate in Cina.

Come è logico all’avvio di traffici che coinvolgono merceologie con brand di tale importanza, gli esperti di logistica di tutte le parti interessate, BMW, ASIA (la newco fondata da ARS Altmann A.G. e Sapir s.p.a) e TCR stanno sperimentando nuove possibili soluzioni intermodali per valutarne costi e benefici nonchè relativi impegni.

Il presidente Sapir Riccardo Sabadini e TCR Giannantonio Mingozzi sottolineano come questo nuovo settore di attività, l’automotive, amplia le opportunità commerciali ed il prestigio  dello scalo ravennate e per questo richiedono grande attenzione ed il pieno dispiego delle risorse e delle professionalità di cui disponiamo. Assume un ruolo fondamentale la stessa Compagnia Portuale cui sono affidati importanti compiti nei vari segmenti della movimentazione complessiva. 

Il viaggio delle BMW

Oltre all’arrivo via treno, mezzo utilizzato in precedenza, in questa occasione è operativa anche l’alternativa transhipment con arrivo via mare. Si tratta della nave car carrier “Seine Higway” di K Line, arrivata la scorsa notte e partita dal porto tedesco di Bremerhaven la settimana scorsa: dalle banchine di TCR sbarcherà circa 1300 autovetture che vengono stoccate e poi imbarcate, a fine agosto, con destinazione estremo oriente. I dirigenti di ASIA, Massimo Ringoli, di SAPIR Mauro Pepoli e di TCR Giovanni Gommellini esprimono grande interesse per lo sviluppo di questo nuovo mercato e assicurano il massimo impegno di tutti i partner per la migliore riuscita.

Questa nuova prova e quelle che sono in corso di programmazione per l’immediato futuro  dimostrano che la casa di Monaco di Baviera, prima ma non unica, si sta seriamente orientando verso le opportunità e le garanzie che offre il porto di Ravenna.

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