24 Set 2022 09:49 - Cronaca
Assegnazione del “Pesce di legno” al “Settembre Santalbertese” domani pomeriggio
Domani pomeriggio si svolgerà la cerimonia di assegnazione del "Pesce di legno" in occasione del settembre santalbertese
di Redazione
Il Premio, che si propone di assegnare annualmente un riconoscimento ai Santalbertesi che hanno reso onore al loro territorio, è articolato in due diverse categorie:
- Il “Pesce di Legno” ai Santalbertesi di sempre,
- Il “Pesce di Legno” ai Santalbertesi di oggi
I nominativi dei Santalbertesi premiati sono scelti da una Giuria costituita dai rappresentanti delle principali Associazioni Santalbertesi.
Per l’edizione 2022 la Giuria del Premio ha deciso di assegnare il “Pesce di Legno al Santalbertese di Sempre” a Arrigo Montanari, nato a Sant’Alberto nel 1892, da una famiglia di solide tradizioni romagnole. Suo nonno, Pietro Fabbri, veterinario del paese, fu uno dei maggiori protagonisti della “trafila” garibaldina. Trascorsa l’infanzia nel paese natale, Arrigo Montanari si trasferì a Faenza, poi a Bologna dove si laureò dapprima in giurisprudenza, ma data la sua inclinazione per la medicina, dopo la guerra si laureò in medicina e chirurgia con il massimo dei voti. A trentatré anni consegue con il massimo dei voti il diploma di specializzazione in Clinica medica e otorinolaringoiatra e nel 1928 ottiene invece la specializzazione in anatomia patologica. Per un trentennio dirige l’Ospedale civile di Lecce. Arrigo Montanari muore a Faenza nel settembre del 1971. Il dott. Montanari studiò tutta la vita, pubblicò numerosi saggi in ogni campo della scienza medica. I suoi studi lo portarono alla scoperta del sondaggio cardiovasale, ma ciononostante nel 1956 il premio Nobel per la medicina fu affidato al Prof. tedesco Werner Forssmann, un Nobel per la medicina “scippato” a Montanari. Lo testimonia la lettera pubblicata nel 1956 dal prestigioso settimanale Epoca: “Signor Direttore, molti giornali riferiscono dell’assegnazione dei premi Nobel 1956… E’ però da rilevare una inesattezza….il primo a introdurre la sonda flessibile, lunga e sottile, introducibile dai più piccoli vasi degli arti e adatta ad esplorare tutto l’albero cardo circolatorio…è stato un italiano, Arrigo Montanari,…”
La Giuria ha inoltre assegnato il Premio “Il Pesce di Legno al Santalbertese di oggi” alla Società Cooperativa Agricola Agrisfera di Sant’Alberto, nata da un lungo percorso di aggregazione che ha coinvolto 12 preesistenti Cooperative agricole braccianti ravennati, alcune già esistenti dal 1900. Oggi Agrisfera rappresenta la più grande Cooperativa di conduzione terreni della provincia di Ravenna e conta 186 Soci, che si dedicano alla coltivazione di seminativi, di colture arboree e di vigneti, oltre che all’allevamento zootecnico per latte biologico, alla gestione di strutture agrituristiche e alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Le sue priorità sono: la “agricoltura di precisione”, che privilegia tecnologie ed interventi agronomici compatibili con le caratteristiche biochimiche del suolo, e la “agricoltura circolante”, che punta al riutilizzo delle risorse sottratte al terreno come la paglia, scarti da colture varie, liquami, letame ecc.
Non avendo dimenticato i valori fondanti della tradizione cooperativa, la Cooperativa Agrisfera rappresenta la continuità nel presente del ruolo svolto dalla Cooperazione santalbertese nella valorizzazione del patrimonio sociale e culturale del nostro territorio, impegno che portò nel 1978 alla costituzione della Cooperativa Culturale della delegazione di Sant’Alberto «Un Paese vuole conoscersi», di cui furono promotrici le Cooperative locali, e, nel 1981, alla donazione al Comune di Ravenna del Palazzone, da loro sottratto alla demolizione, affinché divenisse la sede di iniziative culturali e turistiche.
La Giuria ha infine deciso di conferire una Menzione Speciale a Clara Cortesi, che dopo avere frequentato il Corso di Laurea Triennale MICO presso l’Università di Perugia, si è laureata con una tesi dal titolo “I Luoghi di Olindo Guerrini tra memoria e promozione territoriale”. Nella propria tesi Clara Cortesi studia il poeta e letterato Olindo Guerrini in relazione alla Romagna, suo territorio d’origine, ed in particolare Sant’Alberto. Il paese, inserito nel Parco del delta del Po, possiede una storia densa di avvenimenti che ne costituisce un patrimonio storico naturale intangibile. Clara Cortesi nel suo elaborato sostiene che Olindo Guerrini e la sua terra sono capaci di attrarre turisti visitatori interessati alla conoscenza dei luoghi, affascinati dall’esperienza naturalistica del Parco. In particolare, Clara mette in evidenza il rapporto tra territorio e letteratura. Secondo Clara Cortesi Sant’Alberto risulta un luogo privilegiato, già ricco di iniziative, ma che può esprimere un maggior potenziale turistico, coniugando appunto la letteratura con le bellezze naturali che esprime e le strutture culturali di cui è dotato.
Il Premio “Pesce di legno” è rappresentato da un’opera di Luigi Berardi, che ha preso spunto dalla omonima novella contenuta nella raccolta “Il Trecentonovelle” del poeta e scrittore medievale Franco Sacchetti. Creando per ogni edizione del Premio un’opera originale l’artista ha saputo compiere un’operazione di profilo culturale e allo stesso tempo conferito al Premio un prezioso valore artistico.