Arresto a Ravenna: a bordo di un’auto rubata cerca di rompere la vetrina di un negozio

Arresto nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 settembre. L'uomo aveva anche un'arma clandestina. È stata la prima applicazione del Decreto "Caivano".

Nella notte tra lunedì 18 settembre e martedì 19 la Polizia di Stato ha intercettato e fermato un cittadino alla guida di un autoveicolo rubato. L’uomo aveva un’arma da fuoco con cartucce inserite. Nell’ambito dell’arresto a Ravenna, c’è stata anche la prima applicazione del Decreto “Caivano”.

La dinamica dell’arresto a Ravenna

Tutto è partito dalla segnalazione di un cittadino, che informava di un’autovettura che tentava di infrangersi contro la vetrina di un esercizio commerciale, probabilmente per tentare un furto. È partita la segnalazione della targa, successivamente rintracciata.

L’uomo è stato fermato tra via Faentina e via Canalazzo, più o meno all’altezza di vicolo Tacchini. Una volta iniziata la perquisizione, è stata trovata un’arma da fuoco con cartucce inserite sotto il sedile, detenuta clandestinamente.

Il soggetto, cittadino straniero con regolare permesso, è stato tratto in arresto per detenzione di arma clandestina. È stato anche denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione e tentato furto, con successiva convalida dell’Autorità Giudiziaria e applicazione della custodia cautelare in carcere.

Il fermo è avvenuto durante i servizi mirati di controllo del territorio predisposti dal Sig. Questore di Ravenna Lucio Pennella, finalizzati al contrasto dei reati predatori e del crimine diffuso.

«Qui da noi – afferma il vicesindaco Eugenio Fusignani, con delega a Sicurezza e Polizia locale – fortunatamente c’è un sistema di forze dell’ordine molto rodato e un gioco di squadra importante. C’è un’ottima sinergia tra le varie forze di Polizia, c’è un sistema che funziona. Determinate zone sono tenute sotto controllo e si è visto anche dalla chiusura del bar di via Farini

Prima applicazione del decreto Caivano

Inoltre, è stata data per la prima volta applicazione del Decreto “Caivano”, il quale ha aumentato di un anno la durata massima del divieto di rientro nei comuni dai quali si è stati allontanati. Nei confronti del reo, difatti, su proposta della Divisione Anticrimine, il Questore ha disposto la misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno per quattro anni dal Comune di Ravenna.

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