Anniversario Liberazione: dal 2024 un calendario di iniziative dedicato alla memoria storica

Durante le celebrazioni a Ravenna i 18 Comuni hanno sottoscritto il nuovo protocollo per iniziative di carattere istituzionale relative alla Liberazione

Durante le celebrazioni di Questa mattina in occasione del 79esimo anniversario della liberazione in cui con la deposizione della corona è stato ricordato lo straordinario contributo, già portato durante il Risorgimento, che i cittadini e le cittadine di questa terra hanno saputo dare al valore della libertà, i 18 Comuni ravennati uniti presso il palazzo della Provincia per siglare il protocollo d’intesa dedicato all’80° anniversario Liberazione dei Comuni della Provincia di Ravenna, con l’obiettivo di dar vita ad un calendario di iniziative di carattere istituzionale per promuovere la memoria storica delle vicende relative alla Liberazione nel territorio ravennate, all’interno di un programma condiviso.

I comuni sottoscriventi

Il documento è stato sottoscritto dalla Provincia di Ravenna e dai 18 Comuni della Provincia (Comune di Alfonsine, Comune di Bagnacavallo, Comune di Bagnara di Romagna, Comune di Brisighella, Comune di Casola Valsenio, Comune di Castel Bolognese, Comune di Cervia, Comune di Conselice, Comune di Cotignola, Comune di Faenza, Comune di Fusignano, Comune di Lugo, Comune di Massa Lombarda, Comune di Ravenna, Comune di Riolo Terme, Comune di Russi, Comune di Sant’Agata sul Santerno, Comune di Solarolo), insieme all’Associazione nazionale partigiani d’Italia della provincia di Ravenna (Anpi), all’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e Provincia (Isr) e alla Fondazione Casa di Oriani.

I rappresentanti di ogni soggetto promotore e sottoscrittore del protocollo entreranno a far parte di un gruppo di lavoro che sarà costituito al fine di elaborare i progetti che entreranno a far parte del calendario condiviso.

Il protocollo è aperto inoltre all’adesione di altre istituzioni, in particolare scuole e università, che condividendone i principi diventino a loro volta promotrici di iniziative sul tema.

Il calendario

Le celebrazioni ricopriranno un arco temporale che va da ottobre 2024 ad aprile 2025, seguendo gli anniversari della Liberazione dei diversi Comuni: Cervia 22 ottobre, Casola Valsenio 29 novembre, Russi 3 dicembre, Ravenna 4 dicembre, Brisighella 5 dicembre, Faenza 17 dicembre, Bagnacavallo 21 dicembre, Cotignola, Alfonsine, Lugo, Fusignano 10 aprile, Riolo Terme, Solarolo e Bagnara di Romagna 11 aprile, Castel Bolognese e S. Agata sul Santerno 12 aprile, Conselice e Massa Lombarda 13 aprile.

“In questa data così importante e simbolica – commenta il presidente della Provincia e sindaco di Ravenna Michele de Pascale – sigliamo un protocollo che rappresenta molto più che un’intesa formale tra i firmatari. Si tratta della concretizzazione e della condivisione di uno degli obiettivi più significativi degli Enti locali: la valorizzazione e l’impegno alla divulgazione dei principi civici di libertà, solidarietà e uguaglianza, anche attraverso l’organizzazione di iniziative celebrative tese alla sensibilizzazione dei valori democratici espressi dalle ricorrenze istituzionali.

Tutta la provincia di Ravenna lavorerà dunque all’unisono per definire e promuovere le azioni per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione; una ricorrenza importantissima che fa memoria del fondamentale ruolo del movimento partigiano affiancato all’intervento degli Alleati e della decisiva collaborazione della collettività del nostro territorio provinciale nella lotta di liberazione dal fascismo.

Dunque, in vista delle celebrazioni, mettendo a valore impegno ed energie, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, verranno condivisi progetti, azioni e programmazione per dare vita ad un percorso virtuoso di attività ed eventi di tutela, valorizzazione e promozione della memoria di quel decisivo periodo storico, del patrimonio storico-culturale dell’antifascismo e della Resistenza, di una cultura di libertà e democrazia, che oggi più che mai è importante trasferire alle nuove generazioni anche attraverso la conoscenza delle principali vicende locali e dei valori progressisti che in quel tempo furono difesi e coltivati”.

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