Ancisi (LpR): «Usiamo i fondi comunali per aiutare gli alluvionati»

L'obiettivo di Lista per Ravenna e di proporre una verifica del bilancio comunale per stanziare dei fondi per il pagamento delle utenze degli alluvionati.

Nel corso della seduta della commissione consiliare Bilancio del Comune di Ravenna, presieduta da Giacomo Ercolani, dedicata a discutere la petizione, firmata da oltre 600 cittadini: “Stop pagamento utenze domestiche per i cittadini alluvionati Comune di Ravenna!”, Alvaro Ancizi, capogruppo di Lista per Ravenna, ha presentato e illustrato, in collegamento con la petizione, una mozione, di destinare parte del bilancio del comune a favore dei cittadini alluvionati, per accogliere l’appello dei suddetti cittadini sia invece accolto dall’Amministrazione comunale.

«Ho chiesto che la mozione fosse valutata dalla commissione Bilancio nella seduta stessa, ma la proposta, sottoposta dal presidente al voto dei commissari, è stata respinta – spiega Ancisi – col voto della maggioranza rispetto a quello favorevole dei gruppi di opposizione presenti (Lista per Ravenna, Lega per Salvini e La Pigna). La prima firmataria della petizione, dr.ssa Alessandra Musumeci, mi ha espresso apprezzamento per la proposta, che comunque dovrà essere discussa e votata dal Consiglio comunale in una delle sue prossime sedute, a cui potranno assistere, anche in presenza, i cittadini interessati».

In 600 firmano la petizione

Oltre 600 cittadini del comune di Ravenna hanno sottoscritto la petizione, discussa in sede di commissione consiliare nella seduta del 10 novembre scorso, riguardante il blocco del pagamento delle utenze domestiche per gli alluvionati.

«Nel corso della seduta di cui sopra, la Giunta comunale ha confermato che – spiega Ancisi – a fronte dell’alluvione in questione e dei danni enormi che ha prodotto sul proprio territorio e ai propri cittadini, l’Amministrazione della nostra città ha utilizzato finora e utilizzerà in seguito, “al 100%”, finanziamenti acquisiti da fonti esterne (donazioni in primis, Stato in seguito), trascurando di attingere, attraverso la benché minima variazione del proprio bilancio 2023 la cui entità è di 333 milioni tra spesa corrente e per investimenti, risorse finanziarie utili per venire incontro ai cittadini più colpiti e disastrati dall’alluvione, tra cui più gravemente gli abitanti di Fornace Zarattini e del forese costretti ad abbandonare a tempo indeterminato il proprio alloggio».

Prelevare fondi dal bilancio comunale

«Considerato come sia assolutamente accertato e riconosciuto che la responsabilità di questa alluvione ricade non sullo Stato ma sul malgoverno pluridecennale del territorio locale, – continua il capogruppo – in termini di esagerato consumo del suolo, di malagestione dei fiumi, dei canali e delle altre risorse idriche, nonché di mancate opere infrastrutturali di difesa idraulica; ritenuta possibile una rivisitazione del bilancio comunale 2023 (cosiddetta “spending rewiev”), in vista anche del prossimo bilancio 2024, che destini, ad esempio il 5% della parte corrente, sotto forma di contributi, a favore della cittadinanza più gravemente colpita dall’alluvione, soddisfacendo le richieste avanzate dalla petizione in oggetto. Chiediamo – conclude Ancisi – a proporre un riesame del bilancio comunale 2023 nel senso sopraddetto, al fine di destinare, sotto forma di contributi, una parte della propria spesa corrente ordinaria, tagliando o rinviando interventi non indispensabili o meno urgenti, agli abitanti di Fornace Zarattini e del forese costretti ad abbandonare a tempo indeterminato il proprio alloggio, rimborsando loro le spese sostenute per le utenze domestiche».

Dalla stessa categoria