Ancisi (LpR) su Ortazzo Ortazzino: «Per evitare speculazioni la zona C va riqualificata come B»

Parco del Delta, Regione e Comune di Ravenna intendono riscattare le sole zone A e B, lasciando al mercato la zona C. Ciò sembra a Lista per Ravenna un generoso regalo di Natale

È ormai chiaro a Lista per Ravenna come sottrarre definitivamente l’area Ortazzo Ortazzino a manipolazioni indebite e a speculazioni aggressive, viceversa esaltandone e valorizzandone la ricchezza eccezionale delle specie faunistiche e botaniche e l’estrema diversità ambientale. Il 29 novembre scorso, infatti, Lista per Ravenna ha depositato all’Amministrazione di Ravenna una proposta di deliberazione del Consiglio comunale con oggetto “Riqualificare come zona B la zona C dell’Ortazzo Ortazzino”.

Le compravendite di Ortazzo-Ortazzino

Nei primi dell’agosto scorso, si seppe che il 1° di marzo 2023 l’Immobiliare Lido di Classe aveva venduto l’intero comparto naturalistico a CPI Real Estate Italy, importante società di consulenza immobiliare, al prezzo commerciale di 580 mila euro, senza che l’Ente Parco avesse fatto valere il proprio diritto di prelazione per le zone A e B. Le due zone corrispondono a poco più dei 3/4 dei 478 ettari dell’intera proprietà, comprensiva anche della zona C.

Già nel programma 1919-2021 dei lavori pubblici il Comune di Ravenna aveva inserito, con effetto nel 2021, la voce “Acquisto area naturalistica Ortazzo/Ortazzino a nord di Lido di Classe”, per l’importo di 512mila euro. Tale acquisto fu effettivamente reso esecutivo tra gli “Interventi previsti sui Lidi sud” e finanziato nell’esercizio 2021 con 514mila euro, senza però che la Giunta comunale gli desse corso, facendolo poi sparire dal successivo programma 2022-2024 senza darne spiegazione. La cifra impegnata corrispondeva ad un valore dell’intero bene immobiliare (zone A, B e C) pari a 420 mila euro, certificato da una perizia dell’Agenzia per le Entrate datata 28 giugno 2018.

Risale all’8 settembre 2023 il preliminare della seconda compravendita privata, in base a cui l’area intera sarebbe venduta a Società agricola Gobbino srl di Tresigallo (FE) da CPI Real Estate Italy, per poco più di 1 milione di euro. Il prezzo dunque è quasi doppio di quanto l’aveva pagato a marzo.

L’Ente Parco, grazie anche ai contributi della Regione (255 mila euro) e del Comune di Ravenna (95 mila euro), ha deliberato a sua volta, il 28 novembre, esercitando il diritto di prelazione riconosciutogli dalla legge solo per le zone A e B. Ne ha chiesto dunque il riscatto valutando il costo in 437 mila euro, sul prezzo totale di 580 mila della prima compravendita. Ne discende come la zona C sia stata valutata appena 143 mila. Fondamentale, al riguardo, è che “la valutazione è stata fatta prendendo come valori quelli comunicati al Parco dalla Società venditrice”, come dichiarato dal dirigente del servizio Ambiente del Comune di Ravenna, Stefano Ravaioli.

L’agenzia delle entrate

La perizia, riprendendo il Piano Territoriale del Parco conferma che nella zona A non è possibile neanche accedere, poiché definita di “protezione integrale”, nella zona B sono consentite esclusivamente attività di conservazione della natura e visite guidate regolamentate, poiché considerata “di protezione generale”. Invece, nella zona C di “protezione ambientale”, oltre alle attività di conservazione della natura, sono ammesse “visite libere” e altre attività di rilevante interesse reddituale. Si tratta di “escursionismo e turismo naturalistico” e soprattutto attività “integrative al reddito agricolo, quali silvicultura, agriturismo, offerta di servizi ambientali e per l’ospitalità, ricettive e ricreative per l’attività del tempo libero”.

«Nulla di ciò può essere fatto – continua Ancisi – nell’unico edificio, oggi fatiscente, dell’Ortazzo Ortazzino, costituito da uno stabilimento di oltre 2.600 metri quadrati, a suo tempo addetto a pilatura (“pileria”) e magazzinaggio del riso. La pileria si trova nella zona B, nella parte interna alla “palude costiera salmastra dell’Ortazzo”, lontana anche fisicamente dall’area C. Il Piano di Stazione prevede che il suo esclusivo indirizzo, previo intervento edilizio, dovrà essere quello di “Centro di documentazione del Parco”».

Dunque, per stabilire il valore di Ortazzo e Ortazzino, l’Agenzia delle Entrate si è riferita alla “capitalizzazione degli importi riscossi dalla gestione del centro visite Cubo Magico Bevanella”, estratti dal sito internet della cooperativa Atlantide che lo gestisce. Per questo la stima era di 420 mila euro.

La soluzione di Lista per Ravenna

«Abbiamo dimostrato – conclude Ancisi – come le attività capaci di fornire reddito siano, almeno per il 90%, possibili solo nella zona C. Riscattare da Immobiliare Lido di Classe le sole zone A e B (cioè l’osso) al costo di 437 mila euro, come intendono Parco del Delta/Regione/Comune di Ravenna, senza una perizia e lasciare a questa la zona C (cioè la polpa), “valutata” per differenza 143 mila, sembra a Lista per Ravenna un generoso regalo di Natale. Ragion per cui indichiamo come soluzione principe il passaggio della zona C alla zona B, che è tutto nelle mani degli stessi tre enti. Su questa, come si vedrà, intendiamo batterci e concentrarci».

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