09 Ago 2024 10:13 - Politica
Ancisi (LpR): «Cumuli di polveri in via Baiona. Si verifichi che le aziende rispettino la norma»
«Le aziende tengono i cumuli a poca distanza dalla strada; di conseguenza spesso nella via c'è una nube inquinante»
di Redazione
Alvaro Ancisi, di Lista per Ravenna fa sapere che gli è stata segnalata la presenza di «cumuli di polveri a cielo aperto che alcune aziende di via Baiona depositano a poca distanza dalla strada».
I cumuli di polvere lungo via Baiona
«Questi materiali, soprattutto nelle giornate ventose, si diffondono ovunque nell’aria creando una fitta nebbia e vengono respirati, con verosimili danni ai polmoni, da chiunque percorra il tratto di strada che va dal cimitero di Ravenna fino a poco prima dell’abitato di Porto Corsini e viceversa», commenta Ancisi.
«Le polveri – precisa – possono alzarsi e spargersi su via Baiona anche in assenza di vento, quando, venendo scaricate sui cumuli esistenti oppure ricaricate per raggiungere altre destinazioni, si depositano in parte sulla carreggiata esterna. Queste vengono poi sollevate in aria ad ogni passaggio di mezzi. In uno di questi momenti, ci è successo, pur in assenza di vento, di percorrere un tratto di strada in mezzo ad un nugolo di polveri senza neppure poterci fermare, per il traffico intenso e la mancanza di una piazzola».
«In sostanza – prosegue Ancisi – si chiede di verificare se siano applicati correttamente o solo parzialmente o no, i previsti sistemi che evitino o almeno minimizzino la dispersione aerea di tali polveri inquinanti, da cui discende un potenziale rischio per l’ambiente e per la salute di chi abitualmente transita in tali zone. Questo rischio è se possibile aggravato dalla prevista realizzazione della ciclovia Adriatica, che vedrà turisti, viaggiatori e lavoratori passare a breve distanza da quei cumuli di polveri».
Le buone pratiche
«Su documentazione reperibile online sul sito di una azienda di via Baiona si legge: “La maggior parte dei minerali […] contengono silice cristallina, quindi l’esposizione personale a RCS deve essere considerata nelle valutazioni del rischio e nei protocolli di sorveglianza sanitaria. Devono essere utilizzate misure di controllo della polvere di buona pratica (ad es. contenimento; soppressione ad acqua; ventilazione dello scarico; condizionamento con filtrazione HEPA in apparecchiature mobili, ecc.)”. RCS significa silice cristallina respirabile. Da quanto sopra, ricaviamo alcune delle buone pratiche che occorre, in generale, prescrivere e di cui è doveroso controllare l’esercizio».
«Si chiede dunque al sindaco di Ravenna se intende autorevolmente interloquire con ARPAE (agenzia regionale prevenzione ambiente), affinché essa comunichi quali siano le aziende poste nel tratto di via Baiona sopra indicato che richiedano di essere sottoposte a controlli e verifiche sull’adempimento delle pratiche corrette da compiere per evitare o ridurre al minimo la dispersione aerea delle polveri accumulate all’aperto nei propri stabilimenti», conclude Ancisi.
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