Ancisi di Lista per Ravenna al Comune: “UIL ha ragione, i dividendi Hera servono per contrastare il caro bollette”

in risposta alla lettera della UIL

Dopo i dibattiti di ieri per la lettera della UIL di Giuliano Zignani su proposta odg per contrastare “caro bollette”. non sono tardate le prime risposte.

 

Ancisi di Lista per Ravenna ha deciso raccogliere le sollecitazioni dell’UIL regionale, traducendone il contenuto in una proposta al Consiglio comunale, che ha depositato ieri sera in Municipio perché sia discussa e votata al più presto.

 

L’attenzione della UIL Emilia-Romagna si sofferma sulle multiutility a maggioranza pubblica affinché sostengano con gli extraprofitti i comuni cittadini.

 

Hera è l’unica “Azienda del Comune di Ravenna” interessata ai costi delle bollette energetiche. Nel 2021 i suoi ricavi sono stati di 10.555, in aumento quasi del 50% rispetto al 2020. Nel primo trimestre del 2022, ha incassato 5.312 milioni, quasi la metà di tutto l’incasso dell’anno scorso, un aumento del 133,8% rispetto al primo trimestre del 2021. Hera ha dichiarato che “a questo risultato hanno contribuito in particolare i settori dell’energia che presentano una crescita importante per le maggiori attività di intermediazione e l’incremento del prezzo delle commodities” (cioè delle merci).

 

Ancisi propone, al Sindaco e alla Giunta, data la situazione di crisi, di impegnarsi a sottoscrivere alcune misure per il caro bollette:
destinare i dividendi che il Comune introita da Hera all’abbattimento di quota parte delle bollette delle utenze, attraverso meccanismi che possano considerare la capacità reddituale della famiglia e\o dell’utente;

adeguare, attraverso il Patto di Sindacato e i componenti del Consiglio di Amministrazione che sono espressione maggioritaria dei Comuni, il piano industriale presentato da Hera stessa, al fine di individuare, in via prioritaria, meccanismi strutturali che riducano a monte i costi energetici delle utenze per gas, energia elettrica e teleriscaldamento;

anticipare gli investimenti nelle nuove produzioni di energia da fonti alternative.

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