16 Lug 2024 12:32 - Politica
Alluvione. De Pascale: «Il Governo garantisca gli 1,2 miliardi. È un obbligo morale»
«Se non verranno dal Pnrr, dovranno arrivare da un'altra parte», commenta De Pascale in Regione, per fare il punto sui Piani speciali di ricostruzione
di Redazione
Questa mattina il sindaco di Ravenna, presidente della Provincia e Upi, Michele de Pascale, ha incontrato a Bologna, in Regione, la presidente facente funzioni, Irene Priolo. Al centro del confronto le tematiche legate al post alluvione in Romagna del maggio 2023.
In particolare, si è parlato del lavoro comune delle istituzioni e del sistema regionale per ribadire al Governo la necessità di assicurare il rimborso totale dei danni subiti da cittadini e aziende, oltre alla condivisione dei Piani speciali per la Ricostruzione, il cui stato di attuazione è stato presentato in Commissione Ambiente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, poche settimane fa.
I piani speciali per la Ricostruzione
«Ringrazio la presidente Priolo – ha detto de Pascale – per aver accettato di vederci subito su uno dei temi che più mi sta a cuore: l’alluvione, in particolare i rimborsi e la strategia di ricostruzione, sono per noi una priorità. Ho voluto subito confrontarmi, perché sul fronte nazionale e dei provvedimenti attesi dal Governo famiglie, imprenditori e comunità scontano ormai ritardi inaccettabili. Noi vogliamo mantenere, invece, altissima l’attenzione, per rispetto proprio di chi è stato colpito e che, dopo più di un anno, rischia di essere dimenticato. Così come con Stefano Bonaccini, anche con Irene Priolo continueremo a lavorare per accrescere la sicurezza del territorio, anche alla luce dei cambiamenti climatici, e per sollecitare il Governo affinché si raggiunga al più presto l’obiettivo dei rimborsi al 100%».
«Mentre abbiamo garantito i lavori per uscire dall’emergenza e quelli più urgenti della prima ricostruzione, con oltre 400 cantieri dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, molti già chiusi, altri in corso e programmati – ha affermato Priolo – abbiamo definito ciò che andrà fatto nei Piani speciali per la ricostruzione, lavorando bene, quotidianamente, con la struttura commissariale del generale Figliuolo, insieme agli enti locali e al territorio. Noi tutti chiediamo con forza che il Governo garantisca la copertura finanziaria, a partire dagli 1,2 miliardi che, anche se non verranno dal Pnrr, dovranno arrivare da un’altra parte, è un obbligo morale che tutti quanti si sono presi davanti ai nostri cittadini».
«I Piani speciali avranno una vista di dodici anni e la programmazione finanziaria dovrà essere necessariamente pluriennale, ma dovrà partire dalle progettazioni di alcune opere strategiche. Inoltre, parlando con una sola voce insieme ai sindaci e agli amministratori locali, indipendentemente dal colore politico, insisteremo perché si faccia tutto ciò che si deve fare e il rispetto della promessa di rimborsi al 100%, sui quali il Governo si era impegnato. Lo dobbiamo alla nostra gente, che dal giorno dopo l’alluvione si è messa a pulire e spalare il fango e oggi merita che quell’impegno venga onorato”, chiude la presidente della Regione».
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