Bonaccini a Ravenna per fare il punto sulla ricostruzione post alluvione. De Pascale: «Governo assente»

Fra i temi trattati durante l'incontro: la mancanza di personale, i lavori completati e le necessità da presentare il 22 marzo al Commissario Figliuolo, come: la richiesta di rimborso di beni mobili e i risarcimenti agricoli

Si è tenuto questa mattina, 14 marzo, in Provincia di Ravenna, un incontro fra il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il presidente della provincia di Ravenna, Michele de Pascale, la vicepresidente regionale, con delega alla Protezione civile, Irene Priolo e i sindaci dei paesi alluvionati. Un appuntamento per fare il punto della situazione post alluvione, sugli interventi completati, le criticità risolte e ancora da risolvere, e i prossimi passi in programma.

Un occasione di confronto per capire cosa procede e cosa no, in dialogo con i diretti rappresentanti del territorio che, durante la mattinata, hanno espresso le loro rimostranze per le lente procedure di rimborso. Uno dei problemi principali è proprio la mancanza di personale, che secondo le previsioni doveva contare 216 unità a disposizione dei Comuni per le richieste di rimborso, ma in realtà ne sono arrivati una quarantina e lo scorrimento delle graduatorie non porta nuovi elementi. Questo punto insieme ad altre problematiche, come la richiesta di rimborso di beni mobili e i risarcimenti agricoli, saranno al centro di un prossimo appuntamento con il generale Figliuolo in programma il 22 marzo.

Il Presidente della Regione ci ha tenuto a ricordare che anche il miliardo e 200 milioni di euro in arrivo dal fondo Pnrr non ha ancora un decreto, e promette di fare ulteriori pressioni nei confronti di governo e del commissario per accelerare i tempi.

Preoccupazione da parte del presidente della Provincia De Pascale che ci tiene a sottolineare: «Fondamentale il tema della sicurezza per cittadini e imprese romagnole. Si deve realizzare un piano strategico pluriennale per rendere questo territorio più sicuro. Nessuna collaborazione del governo, – conclude de Pascale – sparito dal tavolo degli accordi con gli enti locali, l’unico interlocutore è il commissario Figliuolo, non credo che sia mai successa una cosa simile”

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