Alluvione: quasi 234 milioni per il ripristino dei fiumi dell’Emilia-Romagna

Lo annuncia una nota del General Figliuolo, commissario straordinario per la ricostruzione. L'ordinanza, firmata i 28 settembre, è stata ammessa ieri dalla Corte dei Cont

Il Commissario straordinario alla ricostruzione, Generale Francesco Paolo Figliuolo, con l’ordinanza n. 8, ha reso disponibili circa 233 milioni e 740 mila euro per gli interventi di ripristino, di recupero e di riparazione dei corsi d’acqua dell’Emilia Romagna, a seguito dell’alluvione. Lo ha annunciato in una nota il Consiglio dei Ministri.

L’ordinanza, firmata il 28 settembre 2023, è stata ammessa ieri alla registrazione da parte della Corte dei Conti, dopo i pareri favorevoli espressi dai Ministeri Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Cultura e dall’Autorità Nazionale Anti-Corruzione. Sarà efficace con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

La nota sui fondi per l’alluvione

«Questo provvedimento – è scritto nella nota del Governo – consente di avviare l’esecuzione di un piano di difesa idraulica immediato, mirato a rafforzare gli interventi già avviati in regime di somma urgenza e finanziati con l’ordinanza n. 6. Soggetti attuatori di tali opere saranno l’Agenzia Regionale di Protezione Civile e Sicurezza Territoriale ed i Consorzi di bonifica. Mediante il ricorso a strumenti geo-spaziali, sono stati individuati interventi da realizzare ai fini di tutelare l’incolumità pubblica e privata. Alcuni di questi riguarderanno la messa in sicurezza dei corsi d’acqua che attraversano il territorio pedecollinare e montano a monte della via Emilia».

«In aderenza ai poteri riconosciuti al Commissario, l’ordinanza contiene inoltre un quadro di semplificazione che renderà più celere la finalizzazione delle opere per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua. In particolare una conferenza dei servizi semplificata, l’affidamento diretto dei lavori fino a 500 milaeuro o una procedura negoziata senza bando con consultazione di 3 o 5 operatori economici per progetti, rispettivamente fino a 1 milione e fino a 2 milioni di euro. In tale ambito l’ordinanza pone attenzione alla trasparenza amministrativa e alla legalità, mediante attività di controllo e verifica anche attraverso la vigilanza collaborativa, oggetto di specifico accordo tra il Commissario e l’Autorità Nazionale Anticorruzione».

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