Maria Paola Patuelli presenta il suo libro “1989 – Metamorfosi del rosso fra comunismo e femminismo” In dialogo con Antonella Baccarini, Sandro Messina e Cinzia Spaolonzi, sabato 25 marzo alle 18 presso la Bottega Bertaccini di Faenza.
Il 1989 è stato un anno cruciale per tutto il mondo. La rivolta di piazza Tienanmen, la caduta del muro di Berlino, il cambio di nome del PCI. E ancora, prima e dopo, altri eventi che hanno segnato la vita dell’autrice regalandole, come scrive lei stessa, “molte ombre e poche luci”.
Prende così il via, nel libro “1989 – Metamorfosi del rosso fra comunismo e femminismo” (Pendragon editore) recentemente pubblicato, una riflessione dal valore terapeutico, dove l’autrice apre i suoi diari, li svela e li interpreta, dopo più di trent’anni. Un percorso fortemente legato agli avvenimenti politici del tempo, con la presenza di persone reali e letterarie, rivissute con intensa partecipazione. Attenta osservatrice della realtà, Maria Paola Patuelli così la sintetizza: “Abito oggi in un pianeta diverso da quello in cui sono nata? Il pianeta è lo stesso, ma il paesaggio e l’orizzonte sono cambiati”.
Maria Paola Patuelli ha conciliato l’attività politica con l’insegnamento di Filosofia e Storia nei licei di Lugo e Ravenna. E’ stata consigliera comunale (1970-1990) e assessora alla Cultura del Comune di Ravenna (1976-1983) e Presidente dell’Università degli Adulti di Ravenna. Fa parte del Direttivo dell’associazione nazionale Salviamo la Costituzione (fondata da Oscar Luigi Scalfaro) e del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. Nel 2008 ha fondato l’Associazione Femminile Maschile Plurale.