La gara tra vini romagnoli Albana Dèi arriva a Brisighella e Torre di Oriolo

È un evento itinerante che sarà a Brisighella l'8 ottobre e a Torre di Oriolo il 22. Si potranno degustare i sette albana secchi finalisti, selezionati dalla giuria

Come consuetudine di questi ultimi anni, parte la nuova edizione della selezione enologica Albana Dèi, da un’idea di Carlo Catani e Andrea Spada, promossa e coordinata dal Consorzio Vini di Romagna.

È un evento itinerante che toccherà nei fine settimana alcuni dei borghi e delle location più significative e suggestive della Romagna, a partire da due splendide cittadine delle colline faentine: Brisighella, (Vineria Coramella via Gattamarcia 3) domenica 8 ottobre dalle 15 alle 19, e la Torre di Oriolo, domenica 22 dalle 14 alle 18.30.

In entrambe i borghi sarà presente un banco d’assaggio per dar modo al pubblico di degustare e apprezzare i sette vini finalisti dell’Albana Dèi, tutti rigorosamente Romagna Albana Docg Secco. Alcuni sono le nuove annate di “vecchie conoscenze”, che hanno partecipato e addirittura vinto in passate edizioni. Altri, sono vini arrivati in finale per la prima volta.

Ecco l’elenco completo, in rigoroso ordine alfabetico del nome del produttore: Albana Mia 2022 – Baccarini Guido di Faenza, Colombarda 2022 – Tenuta Colombarda di San Vittore di Cesena, Codronchio 2021 – Fattoria Monticino Rosso di Imola, G.G.G. 2021 – Giovannini di Imola, Albarara 2022 – Tenuta Santa Lucia di Mercato Saraceno, Vigna Rocca 2022 e Vitalba 2022 entrambi di Tre Monti di Imola.

I vini finalisti sono stati selezionati a fine settembre da una giuria tecnica composta da critici delle principali guide dei vini e sommelier. Il responso della giuria tecnica definirà l’assegnazione del premio ai migliori Romagna Albana in versione secco. Il pubblico, chiamato ad assaggiare e votare i vini finalisti, concorrerà ad attribuire “L’Indigeno del Cuore – premio Valter Dal Pane” al miglior vino da uve Albana in versione secco. Le premiazioni avverranno nel mese di dicembre.

«L’evento, arrivato all’XI edizione, è finalizzato – sottolinea Roberto Monti, Presidente del Consorzio Vini di Romagna – a portare attenzione a un vitigno straordinario e solo romagnolo, da cui si originano vini di grande personalità che meritano di essere conosciuti e goduti dal pubblico più ampio, andando ben oltre i confini regionali e nazionali».

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